Anche i rom bocciano Pisapia «Il campo? Sprecati 2 milioni»

La Consulta dei nomadi contesta il sito di via Lombroso: "Inutile e costoso". Poi le richieste: "Luce e gabinetti per gli abusivi e un lavoro dentro l'Expo"

Anche i rom bocciano Pisapia «Il campo? Sprecati 2 milioni»

Non c'è pace per Pisapia. Tutti i supporter della campagna arancione gli si rivoltano contro. Qualche settimana fa, i centri sociali sgomberati da uno stabile sono andati a protestare davanti a Palazzo Marino con i fumogeni perchè il sindaco ha tradito la promessa di restituire gli spazi vuoti alla città. L'avevano letta, forse giustamente, come Occupy tutto. La comunità rom aveva creduto a tal punto alle parole di Pisapia (mentre il centrodestra appendeva sui muri i manifesti su «Zingaropoli») che la portavoce di quella che giusto due anni fa si è costituita come Consulta Rom, Diana Pavlovic, si era pure candidata nella lista della Sinistra x Pisapia. Ma ieri la Consulta ha presentato una lunga lista di accuse alla giunta. E alcune dichiarazioni faranno comodo alla Lega, che sta preparando un ricorso alla Corte dei conti contro il nuovo campo di emergenza in via Lombroso. É inutile e costoso, sostiene da mesi tutto il centrodestra. I rappresentanti dei nomadi confermano che «sarà un fallimento totale ed è «uno spreco assurdo di denaro pubblico». Solo per affittare e fare la manutenzione delle casette prefabbricate allestite a due passi dall'Ortomercato «si spenderanno 30mila euro al mese, circa mille euro a famiglia». E il «villaggio solidale» da 2 milioni di euro - da 150 posti e destinato ad essere chiuso tra 16 mesi - dimezzerà il fondo da 5,6 milioni finanziato dal governo per l'emergenza rom. «É una tantum, una volta che sarà stato speso per iniziative flop che sembrano quasi più utili a finanziare la cooperativa che lo gestirà - accusa la Consulta - non ci saranno più soldi». Dire, come sostengono gli assessori Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli, che è una struttura che servirà a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro «è bocciata dai fatti - avvertono -. In via Barzaghi lo stesso modello non funziona, non basta dare la lista di numeri di telefono al rom, anche chi ci ha provato dopo 8 mesi è ancora lì». Ma la comunità alza il tiro: vorrebbe che Pisapia regolarizzasse le tante situazioni di campi e baracche abusive più piccole, attrezzandole con luce e wc: «Una spesa inferiore e più tempo per dare prospettive di lavoro». E a questo proposito, chiedono di impiegare i nomadi nei lavori per Expo, «come viene fatto con i detenuti». Ma se nel 2011 il leader di Sel Nichi Vendola alla per l'elezione di Pisapia sindaco inviata Milano ad «abbracciare i fratelli rom», fa sapere la Consulta che «il sindaco non esegue neanche la la disinfestazione nei campi regolari». Il Comune di difende, il centro «è necessario per regolare l'emergenza» e «ogni persona ospitata costa 14 euro al giorno, comprensivi di realizzazione, manutenzione e gestione del Centro e noleggio dei container ed è finanziato dal Governo».

«Persino i rom criticano le scelte del sindaco sull'uso dei soldi pubblici» attacca il leghista Morelli. De Corato (Fdi) sottolinea dopo quanto già si è speso per loro, «dettano ancora la linea, vogliono corsie di favore per le commesse comunali e le case popolari».

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