Corsa contro il tempo per riaccendere le telecamere di Area C per il 12 settembre, inizio delle scuole. La giunta Pisapia tira dritto, dopo la sospensiva imposta dal Consiglio di Stato, il parere sul ricorso presentato da un'autorimessa del centro passa nel merito ai giudici del Tar e non arriverà prima del 15 novembre. Ma il Comune non aspetterà la sentenza, voterà a fine agosto-inizio settembre una delibera «ponte» per riattivare la congestion charge inserendo ad esempio il recente accordo con le autorimesse nella Cerchia dei Bastioni (chi aderisce tiene i prezzi orari a 2 euro come le strisce blu e in cambio il Comune riduce il prezzo del ticket per chi li usa più di tre ore consecutive). E già pensa all'estensione, il messaggio ai cittadini deve essere chiaro. Approfondimenti in corso per inserire nella ztl (magari già nel 2013) il quartiere Sarpi, già ampiamente dotato di telecamere, o l'area intorno allo stadio di San Siro. In questo caso, il pedaggio potrebbe scattare solo in concomitanza di partite ed eventi, e addirittura su prenotazione per chi ha il tagliando d'ingresso (finiti i posti, le auto posteggeranno fuori dalla zona rossa). L'assessore al Commercio Franco D'Alfonso boccia le vecchie ipotesi di estensione alla circonvallazione della 90/91, «si ragionerà piuttosto per quartieri». Per l'assessore all'Ambiente della Provincia Cristina Stancari invece il Comune dovrebbe usare lo stop per «ragionare in chiave di area metropolitana sulle soluzioni contro il traffico, senza insistere su Area C, tanto più in un periodo di crisi economica. Teniamo tutti alla salute dei cittadini ma il ticket non è la strada giusta».
«Tempi stretti» non si coniuga con il passaggio - e l'ostruzionismo - in consiglio comunale. Per riaccendere a settembre le telecamere la giunta bypasserà l'aula, anche se l'opposizione si farà sentire già domani alle 15 nella Commissione Trasporti convocata sul tema Area C: è prevista anche l'audizione dell'assessore Piefrancesco Maran. In consiglio passerà invece un secondo provvedimento, le linee guida del Piano urbano dei trasporti che è scaduto l'anno scorso e che la giunta Pisapia non ha ancora aggiornato. Uno dei punti deboli come traspare del resto dalla sentenza del Consiglio di stato («appare carente il presupposto su cui si fonda il parere esercitato con il provvedimento impugnato», cioè il ticket, con conseguenti prospettabili profili di illegittimità e/o nullità del medesimo»). Il Put è necessario per adottare misure di regolazione del traffico di emergenza. Funzionari e avvocatura comunale lavoreranno ad agosto per tradurre le intenzioni politiche di sindaco e maggioranza in soluzioni tecniche che siano questa volta inattaccabili dai ricorsi. In quel documento, che potrebbe approdare in aula entro metà novembre, o in una delibera ad hoc per trasformare Area C da test a strumento definitivo, si farà riferimento anche alla volontà di allargarla ma demandando a delibere di giunta (per evitare di passare ogni volta dal consiglio) le zone da inserire negli anni tra le zone a pagamento. Nelle linee del Put dovrebbe già rientrare il progetto (che richiederà ovviamente anni di lavori per essere completato) di riservare ai mezzi l'asse da corso Genova a piazza Cavour, togliendo le auto lungo via Torino, Manzoni, compresa via Orefici.
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