Arrestano due ladre rom L'intero quartiere esulta e applaude

Le forze dell'ordine mettono le manette a due rom già agli arresti domiciliari ma comunque dedite ai furti. Dai balcuni applausi agli agenti

Arrestano due ladre rom L'intero quartiere esulta e applaude

Le protagoniste di questa storia di ribellione cittadina contro i rom sono due nomadi, Kostana Hametovic (21 anni, italiana) e Sulejma Novic (25 anni, bosniaca). Una storia che intreccia esasperazione, malagiustizia, malvivenza e reazione contro quella che al Corvetto, a Milano, chiamano la "piaga dei rom".

Già, perché lo scorso 17 gennaio le due nomadi avevano subito la condanna agli arresti domiciliari per i ripetuti furti che mettevano a segno nella zona. Il fatto è che i domiciliari avrebbero dovuto scontarli nel loro camper parcheggiato lungo la strada in via Piazzetta. Peccato che di rimanersene tutto il giorno con le mani in mano non ne avevano alcuna intenzione, e così si sono date da fare, commettendo altre ruberie in supermercati e negozi.

Quando ieri gli agenti del commissariato Mecenate hanno arrestato di nuovo le nomadi, l'intero quartiere ha esultato al rumore delle manette che si chiudevano ai polsi delle due ragazze. Dai balconi è scattato un lungo applauso liberatorio verso le forze dell'ordine. Secondo i residenti, e come scrive il Corriere anche in base alle indagini della polizia, le due rom erano diventate una sorta di calamita per il degrado nel quartiere: attiravano altri nomadi, sbandati, vagabondi e ubriachi. Rendendo invivibile l'area.

In realtà sarebbe bastato metterle subito in cella dopo la condanna subita in Tribunale. Ma allora il giudice pensò fosse necessario difendere la serena vita dei bambini delle due nomadi: Hametovic ha due piccoli, di 6 mesi e 3 anni; mentre Novic ne ha quattro, fra i 2 e i 7 anni d’età. Mai visti a scuola, mai seguiti dai padri che sembrano essere irrintracciabili. Proprio l'assenza di un'altra figura genitoriale aveva impedito il giudice di sbattere in galera mamme e figli. Negli ultimi giorni, però, avevano passato il segno: le ripetute violazioni degli arresti domiciliari hanno costretto le forze dell'ordine ad arrestarle nuovamente.

E questa volta nessuno potrà impedirgli di passare alcuni giorni al fresco. Neppure i figli, che sono stati lasciati (quelli sotto i 3 anni) alle rispettive madri, mentre quelli più grandi sono stati affidati ad alcuni parenti.

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