Bruzzano, scene da Far West Due morti in una sparatoria

Alle 21 si scatena la guerra tra immigrati in strada E da piazza Fortunato insanguina altre due vie

Bruzzano, scene da Far West Due morti in una sparatoria

Due morti e un ferito in tre strade diverse. Un «finimondo» di spari e sangue alle 21 di un mite venerdì sera nella periferia Nord di Milano. Due uomini sono morti e un terzo è rimasto ferito in una sparatoria che ha insanguinato una piazza e due strade vicine. La prima vittima è un quarantunenne immigrato di nazionalità egiziana, rimasto ucciso con due colpi alla schiena e uno alla testa tra piazza Giustino Fortunato e via Casarsa, a pochi passi dall'ospedale Galeazzi. Siamo a metà strada tra la fermata Affori e il bosco di Bruzzano. L'allarme è stato lanciato dai residenti del quartiere, che ovviamente hanno sentito il frastuono di urla e spari, pare una dozzina. L'altro straniero, albanese 36 anni, è caduto sotto i colpi di un'arma da fuoco nella vicina via della Marna, 600 metri più a Nord, in direzione Comasina. Era in arresto cardiaco, i medici hanno cercato di rianimarlo sul posto senza riuscirci.

Un terzo uomo, 37 anni, anch'esso albanese, è rimasto ferito nella vicina via Angeloni, a 700 metri dalla piazza Fortunato. E non è in pericolo di vita. I moventi di questa incredibile azione di banditismo urbano sono tutti da chiarire, ma sembra probabile che si sia trattato di un regolamento di conti, legato probabilmente al traffico di droga o a qualche sgarro tra bande del sottobosco criminale della città. Impressionante soprattutto la dinamica dello scontro, che non si è limitata a un fazzoletto di terra, ma si è spostato lungo un raggio di alcune centinaia di metri, come a disegnare il percorso di un inseguimento.

La scia di sangue che all'ora di cena ha percorso Bruzzano, Affori e Comasina ha comprensibilmente terrorizzato l'intero quartiere. Una zona periferica ma densamente popolata, da italiani oltre che da immigrati. E ripropone all'ordine del giorno, come una questione urgentissima, l'emergenza sicurezza. Da anni Milano sembra ormai sottoposta a una feroce recrudescenza dei fenomeni criminali, soprattutto quelli che destano più allarme sociale, come violenze, scippi e spaccio. La polemica sull'insicurezza di Milano riemerge periodicamente, in coincidenza con fatti di sangue o di cronaca nera.

Questa serata da ordinario Far West, prevedibilmente, scatenerà altrettante polemiche, anche perché da anni sono oggetto di feroci critiche, soprattutto da parte dell'opposizione, le scelte di Palazzo Marino, che ha rinunciato a «Strade sicure», il presidio nelle strade più critiche delle pattuglie miste Esercito-Forze dell'ordine, una presenza che garantiva ai cittadini e alle famiglie una certa percezione di sicurezza. Certamente la sparatoria è l'ennesimo stadio di un calvario che Milano sta vivendo, anche negli ultimi giorni, con polemiche sul degrado cittadino e sulle condizioni della città.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica