Clochard e giovani aggrediti la Centrale è fuori controllo

Arrestati ieri notte tre italiani per una serie di violenze Giovedì agente minacciata da un afgano: è già libero

(...) Lunedì scorso Mamadou Saidou Diallo, 28enne nato in Guinea, ha accoltellato un poliziotto in stazione. La sua immediata scarcerazione da parte del Giudice per le indagini preliminari ha sollevato un coro bipartisan di proteste, anche il sindaco Beppe Sala ha preso una posizione dura e l'immigrato irregolare giovedì è stato rimpatriato. Si è rischiato un caso simile giovedì poco dopo le 21. Dopo una rissa tra afghani e magrebini, un 21enne afgano, irregolare e senza fissa dimora, è uscito dal gruppo e prima ha colpito con un pugno il titolare di un ristorante, poi armato di due bottiglie rotte ha quasi colpito al volto una vigilessa intervenuta per fermarlo. Anche in questo caso però il giovane è stato rilasciato il giorno dopo, il Gip ha derubricato l'accusa da tentato omicidio a minaccia aggravata, scatenando la rabbia di un sindacalista che ha riferito il caso ai giornali. E con lui se l'è presa ieri l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza: «Qualcuno preferisce la pubblicità sui giornali che la soluzione dei problemi, ma quando riguarda la sicurezza di un vigile lo trovo scandaloso. Nessuno mi ha avvertito. Lo avessi saputo avrei fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per evitare che questo uomo tornasse libero e per far sì che fosse rimpatriato come Diallo. Si poteva collaborare, altri hanno permesso che i vigili fossero trattati come forza di serie B».

Ma a chiedere (anche sulla pagina Facebook della Rozza) maggiore severità ai giudici, più strumenti per difendersi e tutele dallo Stato è anche il vicecommissario della Rsu Polizia Locale Fabrizio Caiazza, che pubblica la foto di un cric con cui non lontano dalla Centrale, in via Melchiorre Gioia, lo scorso 21 giugno un brasiliano con permesso di soggiorno portoghese ha cercato di colpire un'altra vigilessa. Era stato fermato per un controllo della patente e ha dato subito in escandescenza, quando l'agente stava compilando il verbale ha preso dal furgone la chiave a croce e solo grazie ai colleghi presenti è stato evitato il peggio. «Poteva spaccarle la testa» ammette Caiazza. L'uomo ha provato a prendere un altro strumento poi si è chiuso nel veicolo minacciando di investire i vigli e solo a quel punto è stato bloccato. «Ho personalmente chiamato il Pm e ho faticato non poco affinchè venisse recluso - riferisce Caiazza -, ho dovuto insistere sulla gravità dell'aggressione. Ma ha passato una notte in cella di sicurezza e il giorno dopo è stato liberato. Forse le carceri scoppiano e i pm sono oberati di pratiche, ma il sistema va cambiato, gli agenti così si sentono poco tutelati dal sistema». E sempre più esposti. «Le risse tra profughi davanti alla Centrale sono all'ordine del giorno, anche in luoghi di spaccio e movida come corso Como i servizi sono a rischio. Se abbiamo gli obblighi della Polizia di Stato, ci diano anche le stesse tutele».

Il capogruppo di Fdi in Regione, Riccardo De Corato, attacca: «La Centrale è sempre più fuori controllo.

Ai bivacchi di clandestini si aggiunge l'aggressione da parte dei tre italiani la notte scorsa. Ai tempi del centrodestra la zona era presidiata da un nucleo di 10 vigili presenti 24 ore su 24, da Polizia e militari. Bisogna intervenire con un piano più incisivo».

ChiCa

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