Il Comune prova a risalire sui taxi

Il Comune prova a risalire sui taxi

Alla fine sono stati ricevuti dall'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran e dal sindaco i taxisti milanesi che ieri hanno manifestato davanti a palazzo Marino. Erano nove anni che i sindacati delle auto bianche non scendevano in piazza, dai tempi del durissimo braccio di ferro con l'allora sindaco Gabriele Albertini. Bene ieri pomeriggio i rappresentanti sindacali si sono riuniti in presidio, un centinaio circa, per protestare contro la «mancanza di confronto» con l'amministrazione. In mano un manifesto in sei punti, che fa seguito a una lettera indirizzata a Pisapia e all'assessore Maran nel lontano aprile: «Si era concordato di confrontarsi mensilmente, purtroppo dopo la pausa estiva e una serie innumerevole di richieste tale incontro non è ancora avvenuto», spiegano nel documento.
Alle 18 l'incontro di una quarantina di minuti in cui i taxisti hanno illustrato le loro richieste. «Siamo soddisfatti - commenta Nereo Villa del Satam - il sindaco si è impegnato per trovare soluzioni a ogni punto. Ci hanno dato appuntamento tra una decina di giorni per il primo incontro tematico, il sindaco ha garantito che l'assessore Maran sarà impegnato costantemente». Così dopo essersi fatto corteggiare per mesi il sindaco ha incontrato gli operatori: «ha detto che “bisogna andare avanti invece che pensare al passato” e per noi è un buon segnale» conclude Villa. «È stato preso un impegno politico - osserva Raffaele Grassi del Satam e capogruppo di Valori di Milano - finalmente l'amministrazione si occupa di una questione che interessa prima di tutto gli utenti. Non è pensabile che la città di Expo non sia in grado di accogliere milioni di turisti con un servizio adeguato».
Per quanto riguarda la prima richiesta, le paline di chiamata (mancano i badge che permettono ai tassisti di rispondere alle chiamate) il Comune ha fatto sapere che sono pronti gli atti per la manutenzione e per il nuovo sistema di chiamata, da avviare dopo l'approvazione del bilancio. Al secondo punto, la tutela delle corsie riservate e la viabilità per Expo: «Silenzio totale dall'amministrazione - dice Villa - sui collegamenti con il sito. Già oggi raggiungere Rho, anche per i mezzi di soccorso, è un problema. Secondo noi una linea di carico e scarico dedicata da e per il polo fieristico è indispensabile». Contestata anche la concessione dell'uso delle corsie riservate ai mezzi pubblici ad alcuni gestori del car sharing. Al centro dell'attenzione il tema della sicurezza: «Servono contributi per mettere le telecamere - spiega Villa -: ora sono installate solo su 500 taxi su 4800, grazie al bando del Comune fatto anni fa».
«Chi fa da sé fa per tre» recita il proverbio.

I taxisti si sono ingegnati per difendersi dalla concorrenza del servizio di auto private Uber e hanno creato la prima App (taxiyoo) che permette ai clienti anche di controllare l'identità e la licenza dell'auto bianca.

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