Il Comune sale sulla torre occupata «Sgomberarla è una provocazione»

Il Comune sale sulla torre occupata «Sgomberarla è una provocazione»

(...) autonomi ex Corsari, «hanno scelto la strada sbagliata» - cioè l’occupazione abusiva - «per sollevare un problema sacrosanto». Ma «a tutte queste voci che chiedono spazi per la cultura in una città piena di spazi privati vuoti dobbiamo offrire oggi una risposta adeguata, nel rispetto dei diritti e delle regole di tutti, anche di chi possiede edifici vuoti». Un pò quanto ha scritto a tarda sera giovedì anche il sindaco Giuliano Pisapia, a cui il centrodestra ma anche la capogruppo del Pd avevano chiesto di prendere una posizione di netta distanza da ogni forma di occupazione illegale. Pisapia invece la prende alla larga, torna al 10 maggio di un anno fa quando in campagna elettorale «abbiamo riempito la piazza della Centrale con quello straordinario concerto “Milano Libera tutti“» rimbalzato come promemoria anche dagli occupanti sulla loro pagina web. «Decine di migliaia di giovani a cui abbiamo chiesto impegno e promesso cambiamenti - è il messaggio del sindaco -. Siamo riusciti a mantenere molti impegni presi ma so anche che su altri siamo in ritardo» e pur senza citare la Torre Galfa assicura che «per questo ho deciso di impegnarmi personalmente, di prendere in mano direttamente una questione che non può aspettare. Milano deve offrire spazi, apprezzare ciò che nasce spontaneamente, ascoltarlo, capirlo, offrire risposte» ma sempre in un contesto di «diritti e regole». Promessa che sul web suscita reazioni di entusiasmo («Milano non può stare senza Macao») e di profondo sconforto («di spontaneo a Milano ormai sta nascendo solo l’illegalità, è solo l’ultimo e più clamoroso esempio»).
Il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo, esponente della Sinistra x Pisapia, traduce senza peli sulla lingua quello che, forse, anche Pisapia e Boeri pensano: «No allo sgombero» perchè «sarebbe inaccettabile, una provocazione», una «ferita nei confronti della ricerca di collaborazione per costruire una cosa nuova e bella. Che nessuno tocchi Macao, bisogna discutere e non usare la forza». Col rischio che si moltiplichino gli arrembaggi a ogni edificio vuoti nel nome della creatività? Rizzo insiste che Macao «tutela il bene comune», al contrario «l’abbandono della struttura è la prova eloquente di cosa accade quando il territorio viene lasciato all’arbitrio dei privati». E sollecita la giunta a dare «un ruolo di rilievo» a Dario Fo nella gestione del caso. Persino l’Idv si dissocia dalla maggioranza: «Difendiamo la cultura ma anche la legalità: no secco all’occupazione, auspichiamo lo sgombero immediato».

Idem il Pdl Riccardo De Corato, e si augura che le parole di Pisapia non si debbano tradurre con la concessione di spazi alternativi agli abusivi come è accaduto già per le case popolari, «non si danno corsie preferenziali a chi ha infranto le leggi occupando uno stabile. Sono pronto a inviare un esposto-denuncia alla Procura».

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