Droni che sorvegliano la città dall'alto e trasmettono i risultati di riconoscimenti facciali alla polizia in caso di emergenza. Auto che si guidano da sole, consegnano merci in autonomia, permettono di scambiarsi informazioni utili da un veicolo all'altro su traffico e strade pericolose. Ambulanze «connesse» che consentono di accelerare i tempi dell'intervento, perchp il paziente arriva in ospedale con una parte degli esami già eseguite a bordo e trasmessi all'equipe. Non è una nuova puntata di «Ritorno al futuro» che si svolge nella Milano nel 2060 ma una realtà molto più vicina di quanto si immagini. Da ieri è partita ufficialmente a Milano e nella città metropolitana la sperimentazione della tecnologia 5G (un sistema di connessione iperveloce, i primi test hanno superato la velocità in download di 2,7 Gigabit al secondo). In cabina di regia c'è Vodafone che si è aggiudicata il bando pubblico indetto dal Ministero dello Sviluppo economico in 5 città (e che ha messo gratuitamente a disposizione le frequenze «ma solo per la fase di test» si è affrettato a precisare ieri il sottosegretario Antonello Giacomelli) e promette di garantire la copertura 5G all'80% dell'area entro il 2018 e il cento per cento dei cittadini di Milano e hinterland entro il 2019. E in quattro anni punta a realizzare almeno l'80% dei 41 progetti grazie ai quali si è aggiudicata il «laboratorio Milano». Si tratta di un'applicazione pratica della nuova tecnologia in sette ambiti diversi (dalla salute alla sicurezza ai trasporti al turismo o all'educazione) che potranno diventare gradualmente realtà grazie alla collaborazione forte tra Vodafone e Politecnico di Milano e la partecipazione di 28 partner. Qualche nome? Pirelli, Ospedale San Raffaele, Nokia, Huawei, Humanitas, PosteItaliane oltre alle istituzioni del territorio, Comune, Regione, Città metropolitana. «Investiremo 90 milioni di euro - ha annunciato l'ad di Vodafone Italia Aldo Bisio - e una volta creata l'infrastruttura gli sviluppi possibili si moltiplicheranno». Regista dell'operazione in Comune è l'assessore all'Innovazione Roberta Cocco.
Il sindaco Beppe Sala sottolinea che Milano è la prima grande città-test (le altre sono Matera, l'Aquila, Bari e Prato), «dimostriamo ancora una volta di cogliere le migliori opportunità come le grandi capitali mondiali».ChiCa
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