Poco più di cinquanta su cinquecentoquattro. Questo il numero degli edifici scolastici milanesi certificato per la prevenzione antincendi. Solo il 10 per cento degli edifici che ospitano scuole elementari e medie, sono stati messi in regola, a tre anni di distanza dallo stanziamento di 5 milioni di euro dedicati a questo capitolo di spesa. Nel 2017 per la Scuola al parco Trotter era stata dichiarata inagibile a fine maggio e non aveva quindi potuto ospitare la festa di fine anno, così sempre nel 2017 era scoppiato un incendio all'elementare Pascoli di via Rasori, tra gli edifici nella black list. A più della metà del limite temporale che lo stesso Palazzo Marino aveva indicato come propria deadline per l'adeguamento normativo solo un decimo degli edifici è stato regolarizzato. E non si tratta di mera burocrazia, ma di una misura necessaria a tutelare la sicurezza di migliaia di studenti, personale e docenti.
È lo stesso assessore all'Edilizia scolastica Laura Galimberti a rispondere all'interrogazione presentata dal consigliere di Forza Italia, e capogruppo in consiglio regionale Gianluca Comazzi: «Risultano conclusi i lavori in 50 località, in corso in altre 20 e già previsti in ulteriori 39. A questi si aggiungono gli edifici già a norma costruiti successivamente all'entrata in vigore delle vigente normativa e quelli che hanno ottenuto la certificazione prima del 2010». Per quanto riguarda il finanziamento specifico per il 2019 si tratta di 10 milioni di euro - specificano dall'assessorato - e altrettanti ne sono previsti per gli anni successivi. «Si è infatti previsto un importo complessivo - scrive Galimberti - da dedicare a tali attività stimato in base a valutazioni parametriche di circa 30 milioni di euro».
«Un dato allarmante, che denuncia un quadro rimasto pressoché invariato dal 2017 (quando gli istituti dotati di CPI erano 30). In passato - commenta Comazzi - abbiamo già assistito al verificarsi di incendi all'interno di strutture prive di regolare certificazione: la sicurezza degli studenti, oltre che dei docenti e del personale scolastico, non è da prendere sottogamba.
Questa situazione è uno dei tanti aspetti critici che riguardano le scuole milanesi: negli ultimi mesi abbiamo appreso del cedimento di soffitti, cadute di pezzi di intonaco dalle pareti, presenza di barriere architettoniche che rendono difficoltoso l'accesso agli edifici».MBr
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