Bisogna mettere un freno ai revisionisti. Due facciate di Quattroruote denunciano che nel 2012 solo venti delle ottanta strutture milanesi deputate alla revisione delle automobili sono risultate regolari ai controlli della polizia provinciale. Urge un'ammonizione. Ai guidatori, che non devono fidarsi della prima officina che espone un cartello, «Qui si effettuano revisioni»; ai tecnici e alle strutture, che rispettivamente si improvvisano esperti quando non lo sono e si spacciano in modo truffaldino per specializzate.
Sempre secondo il noto mensile dedicato alle auto, dal primo aprile 2005 fino alla fine del 2009, tra le duecento officine meneghine ispezionate un centinaio «sono state soggette a revoche o sospensioni dell'autorizzazione ministeriale». Alcune irregolarità sono d'ordine amministrativo, come gli errori nella compilazione dei registri, ma purtroppo altre mancanze sono d'ordine penale e riguardano da vicino il corretto funzionamento di un'automobile, i freni non messi a puntino, copertoni lisci dati per buoni, leggerezze che comportano rischi notevoli una volta che il veicolo s'immette sulla strada.
«Purtroppo le statistiche sono veritiere» conferma Dario Tirloni, titolare dell'omonimo centro autorizzato dal Ministero. Secondo Tirloni ci sono ancora troppi millantatori a piede libero. «La svolta definitiva verrà dal primo gennaio 2014 con il programma Mctcnet 2, quando nelle officine sarà istallata la telecamera. L'automobile sale su un rullo per effettuare una frenata. Il sistema permette di leggere la targa e tutti i dati dell'auto vengono inviati direttamente al Ministero in via telematica. In questo modo l'auto viene supercontrollata. Fosse per me ne istallerei quattro di telecamere, anche sul cliente che così viene obbligato a portare personalmente il veicolo alla revisione».
La faccenda è seria. «Bisogna rendersi conto della responsabilità che abbiamo - continua Tirloni -. Noi rappresentiamo la Motorizzazione e il Ministero, quindi non è possibile che esistano ancora officine alle quali tu porti l'auto e ti dicono che verrà mandata a un'altra officina per revisionarla. Sono i cosiddetti mediatori, che non dovranno più esistere perché non assicurano la regolarità». A Milano esistono ancora centri dove per i veicoli passano a ripetizione e per un chek-up completo si impiegano non più di cinque minuti, quando ce ne vogliono almeno venti.
«Lavoro per passione in questo settore da cinquant'anni. Sono un carrozziere ma sotto le mie mani di macchine ne passano tante» dice Carmelo Schillaci, proprietario dell'omonima carrozzeria.
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