Da una parte le bandiere arcobaleno, dall'altra le insegne con il Sacro Cuore. Oggi a Milano va in scena la contestazione di sinistra e associazioni Lgbt contro l'iniziativa promossa da Forza Nuova di distribuire pubblicamente un elenco dei "libri di propaganda gender", strumento, a loro dire, dell'indottrinamento con cui la "lobby gay" tenta di plasmare la mente delle giovani generazioni.
A scaldare gli animi, per la verità, è stata una frase contenuta nel comunicato stampa del partito di Roberto Fiore, in cui si insinuava che questi testi fossero utili "solo per accedere il fuoco". Immediatamente da sinistra sono arrivate le accuse di "filonazismo": ecco che torniamo ai roghi dei libri.
Per protestare contro il "nuovo Indice dei libri proibiti" scendono in piazza alcune centinaia di persone, che si oppongono, per la verità piuttosto blandamente, ad una cinquantina di ragazzi di Forza Nuova raccolti sotto ad un gazebo in piazza Oberdan. Al sole primaverile di sabato pomeriggio, naturalmente di roghi non ce ne sono. Forza Nuova si è limita a distribuire ai passanti l'elenco dei testi considerati "pericolosi". Dall'altra parte della strada, però, gli attivisti Lgbt non sembrano prenderla troppo bene: tra canti della Resistenza e letture pubbliche dei libri contestati, gli slogan sono quelli di sempre: "I libri non si bruciano", "Fascisti carogne tornate nelle fogne", ma anche più inusuali "Ogni donna è una lesbica nel cuore, ma tua madre ancor di più".
Qualcuno si stacca dalle file arcobaleno e prova a sfidare i ragazzi di destra sul loro terreno. I toni si accendono e si formano vari capannelli in cui ci si accapigli intorno ai temi della "famiglia naturale" e dell'omogenitorialità. Nell'elenco dei libri di "propaganda gender" stilato da Forza Nuova compaiono titoli come "Perché hai due papà", "Milly, Molly e tanti papà", "Una mamma e basta". Per la verità tra le fila di Forza Nuova i libri non compaiono, né per bruciarli né per mostrarli ai passanti. Quei testi, ci spiegano i ragazzi dalla testa rasata e le celtiche al collo, "li abbiamo presi in biblioteca per non dare soldi ai loro autori".
Chi invece i libri li ha comprati sono i genitori omosex: che non esitano a portare in piazza i bambini, abbigliati con magliette su cui si può leggere "i libri si sfogliano, non si bruciano", "l'amore è l'unica cosa che conta" e via discorrendo. Quando chiediamo di farci vedere le storie incriminati, accettano di buon grado. Con fumetti e disegni vengono presentate le storie di piccoli animali con due mamme o due papà, nel tentativo di "combattere gli stereotipi".
Tra la folla arcobaleno, a un certo punto, spunta anche un "nazista dell'Illinois", abbigliato con una divisa che ricorda vagamente quella di
Charlie Chaplin nel Grande Dittatore. In mezzo ai cori ormai stanchi di "Fascisti a testa in giù", sembra l'unico ad aver voglia di scherzare. Non è d'accordo con Forza Nuova, ma almeno lui la prende con una risata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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