I dieci nuovi autovelox slittano all'autunno. Il Pd "stanga" su Area C

Il Comune rilancia la gara per gli impianti Monguzzi: alzare il ticket d'ingresso a 7 euro

I dieci nuovi autovelox slittano all'autunno. Il Pd "stanga" su Area C

Automobilisti «graziati» dai ricorsi. Il Comune doveva accendere già l'anno scorso dieci nuovi autovelox «trappola» ma la partenza è rinviata al prossimo autunno. Il primo bando per acquistare gli impianti di controllo della velocità era stato impugnato da una ditta esclusa, dopo mesi di stallo giorni fa la giunta ha aperto (fino al 20 febbraio) una nuova gara da 240mila euro per la fornitura e la posa dei velox. L'assessore alla Mobilità Marco Granelli conferma che tra tempi tecnici della gara, lavori e omologazione, il controllo della velocità nei dieci punti già individuati - da via Novara a viale Famagosta, Forlanini, viale Fermi o lo svincolo dell'autostrada A1 in piazzale Corvetto sia in entrata che in uscita - sarà attivato «a partire dall'autunno». Il collega al Bilancio Roberto Tasca che nel Bilancio 2019 aveva previsto incassi record dalle sanzioni, tenendo conto degli autovelox, a fine anno ha dovuto correggere la cifra al ribasso per trenta milioni. Nella manovra di previsione per il 2020 presentata ieri in Commissione ha tenuto già conto dell'incognita: «Avevamo previsto 293 milioni a inizio 2019 e ne abbiamo incassate sotto i 260, quest'anno partiamo da 285,5 milioni, velox o no devo essere consapevole», e in generale a quanto sembra i milanesi sono più prudenti.

Schizzano invece, dopo la manovra tariffaria scattata il 15 luglio scorso con il contestato aumento del biglietto Atm da 1,5 a 2 euro, le entrate dai mezzi pubblici. Il Comune conta di incassare nel 2020 circa 81 milioni di euro in più. Questo, afferma Granelli. «consentirà di ridurre dai 111 milioni dell'anno scorso a circa 64 i contributi che il Comune deve mettere di tasca propria per coprire la spesa per il trasporto pubblico, visto che i trasferimenti regionali e statali e gli incassi dai ticket non sono sufficienti. All'assessore regionale Claudia Maria Terzi che ci chiede di investire le maggiori entrate dai biglietti sul servizio dico che già lo facciamo e non basta, lavoriamo insieme per chiedere al governo di mettere più fondi nel fondo nazionale e per non dilazionare le nuove ripartizioni che premiano chi investe di più». Tasca poco prima aveva lanciato l'allarme: «Quando la M4 sarà in servizio nel 2021 e con i prolungamenti della M1 nel 2022, dal 2023 avremo almeno cento milioni di euro in più da sostenere, bisogna pensarci già oggi, il governo potrebbe allungare ai Comuni i mutui sui crediti non esigibili per liberare risorse». Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale contesta: «L'aumento del biglietto è stato giustificato con piu servizi e con la nuova M4. Il Comune intanto incassa 81 milioni in più mentre l'entrata in servizio di M4 è di la da venire e il servizio Atm non migliora». E il Comune incasserà 34 milioni di euro dalla vendita dei ticket di Area C, in linea con l'assestato del 2019, ma è un bel salto rispetto ai 29,7 milioni del 2016 o i 29,8 del 2017. «Penso sia un brutto segnale, Area C doveva servire a disincentivare l'entrata delle auto non a fare incassi sulle auto che entrano - afferma il Pd Carlo Monguzzi . I provvedimenti positivi per funzionare bene devono essere incrementati e quindi penso sia urgente aumentare il prezzo del ticket a 7 euro per convincere più automobilisti possibile a non usare l'auto». Centrodestra pronto alle barricate.

Dopo la stangata potrebbe arrivare entro l'estate il «biglietto breve» Atm che il Consiglio chiedeva di applicare già lo scorso luglio. «C'è una mozione di impegno approvata dall'aula e stiamo cominciando a lavorare su una proposta, la presenteremo in consiglio comunale, potrebbe arrivare entro l'estate» conferma Granelli. Potrebbe essere un ticket scontato per un numero limitato di fermate o a tempo ridotto, allora di ipotizzata un mini-biglietto da 1,4 euro valido fino a 5 fermate o per un'ora di viaggio. Si vedrà.

Match tra Granelli e il consigliere di Milano in Comune Basilio Rizzo su Milano Next, la società mista composta da Atm, A2A, Ferrovie e Hitachi che ha presentato un progetto per gestire il trasporto locale.

Sulla delibera di bilancio dove si parla dell'implementazione di sistemi digitali e tecnologie per la mobilità e la sicurezza in un passaggio - non passato inosservato a Rizzo - è stato «sbianchettato» un passaggio in cui si parlava del «nuovo gestore».

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