«Isola al Castello. E addio periferie»

Un conclave di maggioranza annunciato per giorni come il giorno della svolta a Palazzo Marino, una fucina di idee per chiudere la seconda parte del mandato senza essere ricordati come la giunta delle tasse ma del fare.
Chiuso invece con tre ore di anticipo, l'annuncio «choc» del sindaco Giuliano Pisapia sabato è stato la pedonalizzazione di piazza Castello a partire dal prossimo primo maggio. Idea che scimmiotta peraltro la chiusura dei Fori Imperiali alle auto decisa dal Ignazio Marino nel primo mese da sindaco a Roma. Persino i sindacati tracciato un feroce bilancio degli stati generali della sinistra all'Acquario civico.
L'incontro tra sindaco, assessori, consiglieri, presidenti di zona e segretari di partito «è stato deludente - attacca il segretario dellaCisl milanese Danilo Galvagni - perché ancora una volta non si sono voluti affrontare i veri problemi. Non si può governare la città con gli espedienti, con le isole pedonali “reversibili” e pensate unicamente al centro. E le periferie? Abbandonate a se stesse, con servizi carenti e trasporti pubblici spesso inadeguati».
Sul tema mobilità «non basta moltiplicare le opportunità nel centro quando la rete del trasporto pubblico è penalizzata». Le periferie «hanno bisogno di un piano serio», su tutte c'è «l'emergenza lavoro, se la città non riparte servono a poco i protocolli per Expo». Anche in prospettiva 2015 andrebbe valorizzata «una realtà come Sogemi che invece è abbandonata a sè stessa, serve un salto di qualità su tutta la partita Expo e c'è il grave problema delle partecipate totalmente ignorato nell'incontro di giunta: Sea Handling, il nodo della fusione Atm-Trenord, Amsa svuotata degli impianti».
La chiusura alle auto di piazza Castello insomma è sembrato un tema più di colore che di sostanza.
Anche al popolo del web, che sulla pagina Facebook «massacra» il sindaco Pisapia. La sinistra delle periferie si infuria sia sulla sostanza - pedonalizzare un altra area strategica del centro rischia di intasare il traffico - sia perchè ha conferma che la priorità del sindaco è un altro progetto eco-chic per la zona 1. La chiusura coinvolgerà piazza Castello, nel tratto tra le vie Quintino Sella e Minghetti. «Quindi tutte le auto passeranno da Foro Bonaparte? Chissà che traffico a Cairoli» scrive Luca P. Si aggrega Nori M., «già è un disastro arrivare a Cadorna».
Si sfogano due manutentori, «povero me, sarei felice di non andare in centro ma mi tocca trasportare attrezzi in auto e la mia giornata già difficile di lavoro sarà ancora più complicata».
Giuliana D. gli ricorda che aveva promesso di «liberare Milano», ma non dalle auto, «fai funzionare le entrate per i disabili e le scale mobili in metrò».
Altri segnalano che più dell'estetica di piazza Castello è meglio pensare a potenziare i mezzi e creare le nuove linee della metropolitana, «queste iniziative sono lodevoli ma marginali nella gestione della città, prima vengono sicurezza, decoro, vigili efficienti. Datevi una mossa».


C'è chi spera che l'idea non vada in porto perchè «non si può riportare Milano nel Medioevo, solo con biciclette e calessi» e chi consiglia al sindaco d «evitare di iniziare mille cose senza finirne una, si concentri sui lavori della M4».

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