L'affitto delle case Aler sospeso agli "over 70" in regola coi pagamenti

Niente canone per 3 anni a 5mila inquilini Pd: "Discriminato chi vive in quelle comunali"

L'affitto delle case Aler sospeso agli "over 70" in regola coi pagamenti

Le lettere sono partite ieri. Destinatari, oltre 5 mila inquilini over 70 che non dovranno pagare l'affitto della loro casa popolare. A dare la notizia sono il presidente della Regione Attilio Fontana, e l'assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini.

La misura, annunciata nelle settimane scorse e ora operativa, decorre dal 1° gennaio 2019 e consiste nella sospensione del canone di locazione per 3 anni, fino al 31 dicembre 2021. Per l'anno in corso, la Regione ha stanziato un contributo di 4.474.044 euro per i 5.005 beneficiari. A questo stanziamento seguirà, nei due anni successivi, un ulteriore stanziamento di circa 12 milioni. L'eventuale canone di locazione pagato nel periodo gennaio-marzo 2019 sarà scomputato dalle spese per i servizi.

Il provvedimento - ha detto il governatore, Attilio Fontana - «è atteso e previsto dalla nostra azione di governo. In questo modo proseguiamo nelle politiche di sostegno alle fasce deboli, premiando chi rispetta le regole pur vivendo magari in situazioni di difficoltà». «Siamo molto soddisfatti - aggiunge l'assessore Stefano Bolognini - per questo risultato che premia, come annunciato nel programma del presidente della Regione, gli inquilini over 70 in regola col pagamento del canone e dei servizi nell'ultimo quinquennio, assegnatari di un alloggio pubblico da almeno 10 anni e che rientrano nella fascia della protezione».

Critico con la misura il gruppo del Pd, secondo il quale l'azzeramento dei canoni d'affitto delle case popolari per gli over 70 è una misura che discrimina e che «guarda caso» arriva durante la campagna elettorale.

Per Carmela Rozza, ex assessore milanese e oggi consigliera regionale del Pd, «la Lega discrimina tra anziani deboli abitanti nelle Aler e anziani deboli abitanti nelle case comunali, che evidentemente sono di serie B».

Il provvedimento viene criticato, insomma, perché «tiene fuori tutti gli anziani delle case comunali, nonostante l'approvazione all'unanimità lo scorso dicembre - sottolinea Rozza - di un nostro emendamento in seduta di bilancio regionale».

Intanto continua la rendicontazione mensile dello stato di avanzamento dei lavori di recupero degli alloggi interessati dal programma 2016-18, finanziato con 78,4 milioni di euro. A marzo sono stati recuperati 214 alloggi, il numero di quelli disponibili passa così dai 2.085 del mese di febbraio ai 2.299 attuali (1.

544 solo a Milano, a febbraio erano 1.384), su un totale di 4.560 da recuperare. «A oggi dunque - dice Bolognini - il 50% degli interventi è stato completato, mentre sono in corso di realizzazione i lavori del biennio 2019/2020».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica