Maria del Grembiule è di nuovo un miracolo

La ristrutturazione prevede anche un intervento sull'antico decumano

Arte, nostra impresa. Quanto lavoro potrebbero dare ai giovani i restauri della nostre meraviglie artistiche! E Milano ci crede, e porta avanti con convinzione gli investimenti sulla bellezza grazie alla sinergia tra pubblico e privato. Amministrazione comunale, Reale Immobili e Reale Assicurazioni sono stati i promotori dei lavori del risorto vicolo di Santa Maria alla Porta con la cappella della Beata Vergine dei Miracoli, più conosciuta come «Madonna del Grembiule». L'insieme strutturalmente rinato è il preludio alla rinascita di un zona che coinvolgerà il centro romano.

La nuova area, che da ieri gode di un salutare ringiovanimento grazie al restyling, è stata presentata davanti a autorità e cittadini, dopo che nel 2012 Reale Immobili affidò allo studio Maiocchi Patergnani il compito di risanare un proprio edificio in vicolo Santa Maria alla Porta, progettato nel 1958 dall'architetto Luigi Caccia Dominioni. Gli interventi sono continuati sulla cappella, rasa al suolo dalle bombe del 1943. In accordo con la soprintendenza alle Belle arti e al paesaggio, il pavimento policromo per il momento è stato protetto con un apposito strato in materiale cementizio colorato, mentre è stato recuperato con tutti i carismi il dipinto della «Madonna del Grembiule». Mentre nel '600 governavano gli spagnoli, la storia narra che un operaio scoprì il volto impolverato di una Madonna. Pulito con il suo grembiule l'affresco, l'uomo guarì dalla zoppia che lo affliggeva. Dopo il miracolo, il luogo divenne oggetto di venerazione per i milanesi che nel '700 costruirono una cappella a pianta ottagonale dedicata alla Beata Vergine dei Miracoli, detta appunto «Madonna del Grembiule».

Aiuole, la neoilluminazione, la pavimentazione in cui sono stati lasciati i segni dei bombardamenti, sui quali posa un cerchio in pietra riportante la data 1943, sono i punti chiave di un risanamento che non si ferma qui. Reale Group contribuirà allo sviluppo del sagrato della chiesa di Santa Maria alla Porta e il Comune proseguirà fino collegare via Santa Maria alla Porta con via Brisa e la Milano Romana. La chiesa e i resti della cappella, infatti, si trovano in corrispondenza del decumano massimo, nei pressi dell'antica porta Vercellina, tant'è che il nome Santa Maria ha il suffisso di «alla Porta» per quell'imperiale arco d'ingresso.

L'inaugurazione si accompagna a un allestimento fotografico, all'interno dell'edificio, per raccontare attraverso una sequenza di immagini, la vicenda dell'intero progetto. L'allestimento, che ospita mobili e oggetti disegnati dall'architetto Caccia Dominoni, in nome di quell'idea di architettura totale tanto cara al maestro milanese, sarà visitabile da oggi a domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.

30 alle 17. L'Italia dell'impresa artistica è questa, l'Italia degli investimenti va in questa direzione, ovvero verso la riqualificazione di luoghi storici che genera una salutare ricaduta sul valore dell'intero tessuto urbano.

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