A Milano più case popolari assegnate agli stranieri che agli italiani

68 alloggi su 130 del Mm assegnati in deroga a cittadini stranieri a Milano nel 2020. Silvia Sardone punta il dito contro il welfare del Comune

A Milano più case popolari assegnate agli stranieri che agli italiani

Le simpatie dell'amministrazione comunale di Milano verso gli stranieri sono ormai ben note. Tante sono le agevolazioni che vengono fornite agli immigrati in città, anche a quelli irregolari e clandestini nel nostro Paese. In un momento di fortissima crisi economica, in cui tante persone hanno perso il lavoro a causa della pandemia e altre si ritrovano in condizioni di grave indigenza, gli alloggi popolari possono rappresentare un salvagente per le famiglie che non possono permettersi di pagare un affitto a prezzi di mercato nella metropoli lombarda. Sono numerosi gli appartamenti in mano al Comune di Milano, anche al netto di quelli occupati abusivamente. Ma quanto emerso da un'interrogazione presentata dalla Lega lascia quanto meno basiti.

Per cercare di fare il punto sulla situazione degli alloggi Mm (Metropoli milanese), Silvia Sardone, consigliera comunale in forza Lega, ha presentato un'interrogazione all'assessorato Casa e piano quartieri del Comune di Milano. La rilevazione si riferisce agli alloggi assegnati in deroga nel 2020 da Mm, che sono stati in tutto 130. "Ho scoperto che più della metà delle case Mm finiscono a famiglie straniere", ha spiegato Silvia Sardone dopo aver ricevuto i dati dall'assessorato.

"68 sono finiti a stranieri e 62 a italiani. Tra le nazionalità più premiate ci sono marocchini, cingalesi, rumeni ed egiziani", ha aggiunto il consigliere leghista. Una situazione non nuova per Milano da quando a palazzo Marino risiede la giunta di Beppe Sala: "Ancora una volta la sinistra mostra il suo volto: prima gli stranieri, poi se avanza qualcosa gli italiani. Il sistema delle assegnazioni in deroga assegna alloggi popolari aggirando le normali graduatorie e finendo, come è evidente, per favorire come sempre gli extracomunitari".

Silvia Sardone non nega che possano esserci famiglie bisognose anche tra quelle straniere assegnatarie di alloggi, "ma è altrettanto vero che migliaia di milanesi sono in coda da anni per ottenere una casa e altrettanti avrebbero bisogno di un aiuto immediato, eppure si vedono scavalcare da chi è arrivato da poco in Italia. Questo non è razzismo, come dirà il Pd, ma è semplicemente buonsenso".

Carte alla mano, prosegue ancora il consigliere in forza Lega, "le politiche di welfare adottate dalle giunte di centrosinistra in questi anni vanno in un’unica direzione, ovvero quella di favorire gli stranieri.

Ricordo la baby card, le quattro misure di sostegno al reddito, le borse lavoro, le esenzioni per la mensa scolastica". E quindi conclude la Sardone, "è così difficile per il sindaco Sala e la sua giunta supportare i nostri cittadini? Stop a questo razzismo al contrario".

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