Nomine, tutti gli uomini della nuova sanità lombarda

Visconti (Lega) guiderà il Polo del bambino Gozzini (Fi) al Policlinico, Zoli resta all'Areu

Maria SorbiLa benedizione definitiva verrà data questa mattina, quando il presidente Roberto Maroni incontrerà Matteo Salvini per le ultime correzioni. Ma la lista dei 36 direttori di Ats e Asst è quasi pronta. Con l'inizio dell'anno si attuerà la nuova riforma sanitaria, quella degli accorpamenti, quella della riorganizzazione generale dell'impianto sanitario. Nella spartizione degli incarichi, la Lega sembra aver sbancato: una delle «bandierine» di maggior pregio piazzate dal Carroccio è quella sull'Ospedale del bambino (che accorpa Sacco, Fatebenefratelli, Macedonio Melloni e Buzzi): la direzione verrà affidata ad Alessandro Visconti, ex direttore del Buzzi e attualmente dirigente all'assessorato al Bilancio in Regione. Forza Italia ha «ceduto» la poltrona in cambio di altri ruoli chiave: alla guida dell'Ats (agenzia di tutela della salute) di Milano dovrebbe andare Marco Bosio, che a luglio lasciò la direzione dell'ospedale di Desio Vimercate per trasferirsi al Gemelli di Roma. A Melegnano andrà Mario Alparone, già direttore amministrativo dell'Asl di Monza e Brianza e fratello del sindaco di Paderno Dugnano. Il direttore amministrativo del Fatebenefratelli Michele Brait, in quota agli azzurri (anche se di appartenenze politiche non si può più parlare) è destinato all'Asst di Pavia. Il Gaetano Pini sarà guidato da Francesco Laurelli e l'ospedale di Rho da Ida Ramponi. Il direttore dell'ospedale di Busto Arsizio Armando Gozzini (il grande escluso dal test dei manager ma il primo nella classifica per aver registrato le migliori performance ospedaliere) sembra destinato al Policlinico nel ruolo di presidente: in questo modo si supererebbe anche l'imbarazzo per la sua bocciatura e la carica non sarebbe incompatibile con i risultati del quizzone. Uno dei nodi che ha tenuto svegli i partiti fino a tardi è stato quello della direzione sanitaria del Policlinico, contesa tra Lega e Ncd. Si sono ipotizzati nomi di tecnici che piacciono a entrambi i partiti, da Marco Onofri a Luca Munari, ma è ancora tutto da vedere. Alla Lega va l'Asst Nord Milano, assegnata a Fulvio Odinolfi del Buzzi. Il Nuovo centrodestra si porta a casa anche la guida dell'ospedale di Legnano con Giuseppe Genduso, direttore sanitario del Niguarda, colosso ospedaliero dove rimarrà Marco Trivelli come direttore generale. A guidare l'Istituto tumori sarà invece Marco Salmoiraghi, vicino a Fi. Il nuovo polo San Carlo - San Paolo resta in quota Fratelli d'Italia e continuerà ad essere guidato dal direttore generale del San Carlo Germano Pelegatta. Per il resto i dirigenti promossi al quizzone, rimarranno al loro posto: oltre a Trivelli, Enzo Belleri ai Civili di Brescia, Carmelo Scarcella all'Ats di Brescia, Carlo Nicora al Papa Giovanni XXIII, Mara Azzi all'Ats di Bergamo, Paola Lattuada all'Ats di Varese, Matteo Stocco all'Ats di Monza e Brianza, Mauro Borrelli all'Ats di Cremona e Mantova. Alberto Zoli è stato invece confermato all'Areu e Alberto Guglielmo resterà al Besta.

Al di là di qualche «aggiustamento», il presidente Roberto Maroni ammette la sua soddisfazione: «Per la prima volta, i direttori del Sistema sanitario lombardo saranno scelti solo in base alle capacità professionali all'interno di una lista di tecnici».

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