Lo chiamano ancora «effetto Expo», ma la capacità di attrarre attenzione dall'estero è ormai nel dna di Milano. Il turismo è volato anche nel 2017, oltre nove milioni di visitatori (9.054.218 per la precisione) hanno trascorso almeno una notte nell'area vasta, ossia tra capoluogo e hinterland, e 6.205.845 di questi hanno dormito in città, segnando una crescita del 10,73% rispetto all'anno prima. L'aumento medio è del 10,3%, anche la cintura registra un aumento ma lievemente più basso, del 9,57%. E a sorpresa per la prima volta hanno il segno positivo tutti i mesi dell'anno, con agosto su dell'11,63% - addirittura del 14,38 se si considera solo Milano - e anche dicembre, mese solitamente freddo anche per il turismo, con 694.813 presenze (+10,62%).
I dati sono della Questura e li ha rilasciati il Comune durante la Commissione convocata ieri sulla revisione del Regolamento sull'imposta di soggiorno. Già, perchè se il sindaco si gode il record dei turisti e può focalizzare l'attenzione sulla Milano internazionale (anche) per coprire una gestione delle periferie ancora al ralenty, Palazzo Marino può mettere tranquillamente in Bilancio incassi in aumento anche per il futuro. Nell'anno di Expo il Comune aveva incassato 43 milioni, nel 2016 poco meno - 41,5 milioni - e la cifra del 2017 dovrebbe aggirarsi intorno ai 42. Per il 2018 l'assessore al Bilancio Roberto Tasca ipotizza entrate per almeno 45 milioni, 3 in più rispetto all'anno scorso perchè con il nuovo Regolamento scatterà l'imposta da 3 euro al giorno a persona anche per chi soggiorna negli alloggi di Airbnb e Homeaway, che gireranno direttamente al Comune la tassa prelevata attraverso la piattaforma. La giunta ne approfitta per alzare di un euro (da 2 a 3 al giorno) l'imposta che già veniva versata in bed & breakfast, foresterie e case vacanza. Rimane ferma a 2 euro negli ostelli e non cambia nulla negli hotel, si continueranno a versare da 2 ai 5 euro (a persona e al giorno) a seconda delle stelle. Le modifiche andranno in aula prima dell'approvazione del Bilancio di previsione, fissata per legge entro febbraio (ieri Tasca ha portato in giunta la «short list», la lista delle spese urgenti autorizzate fino a marzo, prima del via libera ai conti). Aumenteranno gli incentivi per attrarre eventi fieristici e congressuali, sarà garantita l'esenzione ai chi frequenta atenei milanesi e anche agli ospiti alloggiati in hotel in caso di emergenze sociali o straordinarie. Visto che il regolamento non è ancora attivo, anticipa Tasca, «sarà approvato un odg per coprire la spesa per alle vittime dello scoppio nel palazzo di Sesto San Giovanni giorni fa che stiamo ospitando a Milano». Il consigliere di Fi Fabrizio De Pasquale insiste: «Più chiarezza sulla destinazione degli incassi, la tassa di soggiorno va reinvestita su iniziative concrete per mantenere alto il turismo».
L'assessore al Turismo Roberta Guaineri punta l'attenzione sulle Week, le settimane a tema - dal design al cibo - che rendono più attrattiva la città, e definisce Milano «chinese friendly», ci sono già programmi dedicati e saranno rafforzati. Proprio ieri da Venezia si è aperto l'Anno del turismo Europa-Cina.
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