Un Parco delle Lettere in tutte le zone

Molti luoghi verdi di Milano saranno attrezzati con panchine e tavoli di design, pulpiti o piccoli anfiteatri

Un Parco delle Lettere in tutte le zone

Milano è la capitale dell'editoria ed è una città dove si scrive e si legge molto. Anche all'aperto, chi per piacere e chi perché all'aria aperta trova più ispirazione. Cosa accomuna professionisti e non? Spesso sono costretti a stare scomodi, sulle panchine di legno più di qualche mezz'ora non si resiste, e hai voglia a cambiare posizione. L'associazione non profit «Quarto Paesaggio» ha un progetto per risolvere una volta per tutte il problema. É nata da poco più di un anno ma ha già trovato l'adesione (ad esempio) dell'assessorato alla Cultura del Comune, del dipartimento di Design del Politecnico e dell'associazione di creativi autoproduttori «Milano Makers». Nei giorni scorsi ha incassato il voto all'unanimità anche della Zona 1, tutti i 27 consiglieri presenti in aula hanno riconosciuto la valenza del «parco delle Lettere» e si sono impegnati a sostenerlo. Economicamente potrebbe farlo in modo consistente la Fondazione Cariplo, visto che l'associazione lo presenterà all'interno del bando «Protagonismo culturale» lanciato dalla fondazione bancaria. In cosa consiste? Il Parco delle Lettere vuole attrezzare parchi e giardini pubblici con arredi e strutture naturali ed ergonomiche, per offrire ai cittadini dei luoghi funzionali alla creatività artistica e letteraria. Luoghi che poi possono diventare sede di festival e iniziative socio-culturali durature nel tempo, «in modo che il verde sia riconosciuto come centro culturale, parte viva della città e motore di incontro, scambio, condivisione». Si parte con l'installazione di panche, panchine, sedili, postazioni per la cultura individuale e collettiva, tavoli, tettoie, anche strutture per il gioco e la scrittura dei bambini come capanne o piccoli labirinti. Verranno piazzate strutture per le letture pubbliche, come pulpiti o piccoli anfiteatri (a seconda del budget disponibile), contenitori fissi o ciclo-biblioteche per il bookcrossing, bacheche, totem e leggii da abbinare agli alberi (dedicati a grandi scrittori, e dunque con qualche passaggio delle loro opere più conosciute).

La mappa del Parco delle Lettere potrebbe essere ampia ma gli ideatori hanno fissato delle priorità: entro aprile, in tempo per Expo, vorrebbero poter installare gli oggetti nei giardini di alcune biblioteche (parco Sempione, Sormani, Chiesa Rossa, Vigentina), alle serre del Wwf in zona Garibaldi, al parco Teramo (in zona Barona), e in alcune aree verdi di nuova realizzazione, come la Biblioteca degli alberi sotto i grattacieli di Garibaldi-Repubblica, al parco della Vettabbia in zona Navigli. Se raccoglierà il consenso dei cittadini (e contributi di sponsor e istituzioni) il Parco «diffuso» potrà estendersi gradualmente in altre zone della città. E parlano di «città metropolitana», pensando dunque di esportare il modello oltre i confini di Milano. I prototipi degli arredi saranno il risultato di un concorso di idee tra designer e artigiani già in atto.

Nel piano c'è anche la presentazione di un «museo diffuso»: creazione di itinerari turistici, percorsi didattici per le scuole in cui abbinare l'area verde o l'opera letteraria alla zona e alle sue trasformazioni nel tempo, l'organizzazione di letture pubbliche in occasione di feste, manifestazioni, ricorrenze. All'ombra di glicini o magnolie.

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