Dai problemi di attraversamento di via Melchiorre Gioia, alla ventilata soppressione dell'autobus 94, fino alla carenza dei fondi per le manutenzioni. Ieri Forza Italia ha chiamato a raccolta tutti i contrari al progetto di riapertura dei Navigli. E hanno risposto in tanti. Nella sala Alessi di Palazzo Marino si sono riunite duecento persone, tra cui diversi esponenti politici azzurri e non solo. «Ho partecipato a tutti i quattro incontri della messa in scena del dibattito pubblico sui Navigli - ha attaccato Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di FI e organizzatore dell'iniziativa - e ho capito che gran parte dei cittadini è contraria a questo progetto, possiamo sintetizzare il loro pensiero in questa frase: abbiamo altre priorità». C'è una lista di interventi più urgenti e non è il solo problema: «Si va dalle case popolari, alla manutenzione stradale, alle esondazioni del Seveso, ricordando poi che in Lombardia ci sono già 180 chilometri di canali da sistemare - insiste De Pasquale - c'è anche il problema che questi 150 milioni sono solo per riaprirli, ma non si considera che poi ci sarà bisogno di fondi per la manutenzione». Infine ci sono quelli che sembrano piccoli problemi, ma non lo sono come sanno alcuni anziani che in zona Naviglio Pavese costretti a svalicare i ponti in ferro per fare la spesa: «Il Comune non ha pensato che forzare gli anziani a passare sopra il canale è impegnativo per gli anziani - ha concluso De Pasquale - e che si limita la viabilità si crea un problema a chi ha una mobilità ridotta, per finire con le questioni come la linea 94, ribattezzata la «linea degli avvocati» che nei piani dovrebbe essere sostituita dalla M4, ma segue un altro percorso».
«Nelle prime quattro assemblee pubbliche i milanesi hanno manifestato il loro disappunto per un dibattito eterodiretto e fortemente indirizzato - ha affermato il consigliere comunale azzurro Alessandro De Chirico - non è stato infatti previsto un vero e proprio contraddittorio invitando personalità che hanno espresso la loro contrarietà verso l'opera idraulica. Anche la Lega sembra defilarsi». La contrarietà di Forza Italia viene spiegata anche da un altro esponente azzurro eletto nel Municipio 1, Giampaolo Berni Ferretti: «I Navigli sono stati chiusi e la città è cresciuta, mettere un'altra toppa alla città significa uccidere il tessuto produttivo del Paese».
E il tema non manca di trovare sostegni anche fuori dalle fila di Forza Italia, anche se all'incontro si è visto anche il consigliere comunale Pietro Tatarella: erano presenti infatti Patrizia Bedori, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Riccardo Truppo consigliere del Municipio 2 di Fratelli d'Italia e Basilio Rizzo di Milano in comune.
Lo storico esponente della sinistra ha ribadito come sia contrario all'operazione «perchè non è non è la riapertura dei Navigli, sembra più un'operazione di valorizzazione immobiliare per aree centrali e non periferiche, al solito si pensa di intervenire per migliorare quello che è già patrimonio di pochi».
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