Poliziotti a lezione di autocontrollo

Milano, prima in Italia, organizza corsi per insegnare agli agenti a non rispondere alle provocazioni

Spesso basta una richiesta di documenti per scatenare reazioni inconsulte che, fossimo in televisione, sarebbero piene di «bip». Tipo «Sbirro di m... non rompere i c...», con l'agente delle volanti costretto ad abbozzare per evitare di trasformare in rissa un banale controllo. In gergo si chiama «Gestione della rabbia altrui» e, per meglio «addestrare» il personale, la questura di Milano, prima in Italia, ha organizzato appositi corsi tenuti da psicologi, magistrati e avvocati.

La città, soprattutto di notte, non è certo popolata da gentiluomini disposti a un dialogo civile e sereno. Ci sono i delinquenti abituali ma anche chi ha semplicemente alzato un po' troppo il gomito. Oppure è già stato colpito dalla sorte, perso il lavoro, lasciato dalla moglie, figli ammalati. E quindi anche un banale controllo della polizia, può rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso. E allora già torrenti di insulti, provocazioni, spinte, spunti.

Chiunque risponderebbe a tono. Il poliziotto no, conscio che abboccare alla minima provocazione, significa trasformare in rissa una richiesta di documenti, con il rischio di trovarsi a giudizio per abuso di autorità o peggio. Quindi ordine tassativo: nervi saldi, non reagire, cercare di calmare l'interlocutore.

Un'impresa da niente. Così il questore, unico al momento in Italia, ha deciso di organizzare appositi corsi di autocontrollo, dall'esplicito titolo «gestione della rabbia altri». Docente lo stesso Luigi Savina assistito da Giorgia Minotti, medico della polizia,dal noto psicologo Raffaele Morelli, dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dall'avvocato Maurizio Pellicciotta. I due esperti insegneranno appunto come affrontare e calmare, un interlocutore aggressivo, gli altri le conseguenze legali delle varie reazioni.

Non è l'unica novità introdotta dalla questura che proprio sabato ha inaugurato il «Servizio di urgenza psicologica» istituito presso la sede della Croce rossa di via Caradosso. Due volontari da attivare nel fine settimana quando i servizi negli ospedali sono sospesi, in casi di gestione di persone squilibrate e delle loro vittime. Primo intervento in via Padova dove un uomo di 41 anni, dopo un litigio con la moglie, si ubriaca e, armato di coltello, prende in ostaggio la figlia di 11 anni e minaccia di far saltare in aria il condominio.

Gli agenti delle volanti riescono a entrare in casa, portargli via la piccola e quindi a convincerlo ad arrendersi. E subito dopo moglie e bambina vengono affidate alle cure dei due psicologi, intervenuti anche loro a sirene spiegate.

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