Primo pienone in centro È già shopping natalizio

Milano era d'oro come la Madonnina ieri, nel giorno di sole che ha aperto il mese dei balocchi e della fratellanza, parola che vorremmo sostituisse la tanto strinata «solidarietà». Con cartocci di castagne fumanti in mano la gente milanese ha portato il Natale in un centro gremito dal passeggio. E' già shopping? I pacchetti non erano molti, ma le code da Tiffany dentro all'Excelsior cominciavano a parlare di voglia di sorprese, perché un dono non è solo consumismo ma, visto che il denaro si guadagna con giorni e giorni di vita, è un pezzo della nostra vita.
Secondo Osservatorio Milano tra corso Vittorio Emanuele, via Torino, via Dante, corso Baires - come è stato battezzato Buenos Aires dalle luminarie blu - e corso Vercelli erano 300 i negozi aperti, ovvero il 48%. In via XXII Marzo gli esercizi in attività erano 31 su 104, a porta Ticinese 29 su 201 e a porta Romana 50 su 135. I più visitati i centri dei giocattoli, perché a Natale ogni regalino è un giocattolo ed è questa la virtù di un'atmosfera unica nell'anno. La virtù bambina. Le più aperte, le librerie, abbigliamento e calzature gli altri generi che piacciono nel dolce Avvento.
Per le strade ragazze e ragazzi distribuiscono biglietti sui mercatini natalizi che diventano sempre più mercatini «lucina»: durano due o tre giorni e si disseminano in tutta la città come le lucine sull'albero. Atteso il «Green Christmas» il 14 e il 15 dicembre alla Fonderia Napoleonica Eugenia, nel cuore del quartiere Isola. Nella fabbrica settecentesca, dove sono state plasmate le campane veneziane di San Marco e i portoni del Duomo, le «chicche» esposte avranno il sapore eco - sostenibile, un termine moderno per tradurre in realtà un oggetto fatto all'antica, visto che il Natale è sempreverde.
Ieri ha debuttato al parco Ravizza «Ravizzino - Arti e mestieri» che tornerà domenica 15, mentre domenica 8 e 22 in piazza del Popolo a San Colombano al Lambro si potrà passeggiare tra «Mercatini che passione... dal Borgo ai piccoli piaceri». Sono tutte mini - fiere dedicate a pezzi d'antiquariato, libri, dischi, curiosità che arrivano dal passato ma che si presentano come cose nuove della memoria perenne, quella memoria che dall'1 al 25 dicembre apre finestrine a sorpresa come il calendario dell'Avvento. A
A piazza Portello riappare fino al 30 dicembre il mercatino del Trentino con i prodotti tipici di una terra in cui ogni paesino è presepe, quasi come le bancherelle che approderanno all'interno del parco Indro Montanelli.

In via Lattuada, all'angolo con via Montenero, approda il «Xmas Temporary», una mini Expo su tutti i simboli dicembrini. Da venerdì a domenica infine gli «Oh Bej! Oh Bej!» intorno al Castello che per una volta all'anno diventa un castello medioevale, cintato dalla fiera di un intramontabile artigianato.

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