Adriano Galliani ha sferrato un bel colpo a Massimo Moratti anticipando, cosa che avrebbero voluto (e forse dovuto) fare insieme, che San Siro cambierà faccia. Con Moratti ancora impegnato nella ricerca dell'area per la costruzione dello stadio di proprietà dell'Inter (50/60mila posti, costo 200/250 milioni) previsto per il 2017, grazie anche all'ingresso nel cda nerazzurro dei nuovi soci cinesi, Galliani ha preannunciato opere e interventi di riqualificazione funzionale oltre a innovazioni per rendere San Siro non solo più bello, ma soprattutto più accogliente e vivibile 7 giorni su 7. Con il sogno di poter utilizzare presto il Trotter e bonificare l'area dell'ex Palasport. Anche perché, uno stadio abilitato per 85.700 persone, di cui 80.018 con posti a sedere, secondo solo al Nou Camp del Barcellona, non può essere considerato dall'Uefa di seconda fascia, non può non fregiarsi di quel titolo di «elite» che accompagna gli impianti idonei ad ospitare l'evento più importante del calcio europeo: la finale di Champions. Via allora a un piano di ristrutturazione e di restyling che permetterà al Meazza, ridotto a 72.000 posti, di ospitare la finale più ambita nel 2016 e non nel 2015 perché l'Uefa tende a non inserire mai quella partita in un contesto di altre manifestazioni. E nel 2015 Milano ospiterà l'Expo, quindi finale all'anno successivo (come promesso da Platini).
Rinnovamento che avrà costi rilevanti divisi tra Milan e Inter che per l'affitto pagano già al Comune 8 milioni annui fino al 2030 tramite la società M-I Stadio che ha preso il posto del Consorzio San Siro 2000. Da considerare però che il 70% dell'affitto viene investito dalla pubblica amministrazione in opere di ammodernamento, le stesse enunciate da Galliani nella Sponsor night rossonera, con un costo globale nei prossimi tre anni di 15 milioni (E il Comune ne guadagnerà nove).
Vediamole allora queste novità: risanamento della copertura e rifacimento del controsoffitto e delle rampe di accesso del secondo anello; realizzazione di nuova segnaletica dello stadio; nuovo centro di controllo per la sicurezza interna ed esterna; rifacimento dei servizi igienici dei tre anelli (il vero punto debole dove l'Uefa si era messa le mani tra i capelli). E poi: realizzazione di 6 Sky lunge (3 per curva) nel primo anello rosso ed altrettanti per l'arancio , oltre ai 6 e ai 15 Sky box già esistenti nel rosso; riammodernamento sala executive sottotribuna anello arancio; poltrone riscaldate con monitor in tribuna d'onore e in tutti i settori rosso e arancio, box e lunge compresi; raddoppio spazio per il Museo di Inter e Milan, nuovo avveniristico store per i due club, un ristorante per tutte le tasche, 3.
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