Robert Trevino dirige Mahler

L'americano ospite della Verdi esegue la mitica «Quarta»

Simone Finotti

«Noi godiamo le gioie celesti, quel che giù in terra è gioia, ci è molesto; di nessun mondano frastuono s'ode qui in cielo il suono. Le voci angeliche scuotono i sensi dal gelo, perché tutto alla gioia si desti!». È un inno alla vita celestiale, affidato alla voce del soprano, quello che chiude la Quarta Sinfonia di Gustav Mahler (1901), l'ultima del ciclo delle Wunderhorn-Symphonien; la «sinfonia capovolta», come fu definita, intima confessione del fallimento del titanismo agli albori del XX secolo. La sta eseguendo in questi giorni la Verdi, in accoppiata con la Quinta di Schubert, altro classico del sinfonismo mitteleuropeo. L'ultima occasione per sentirla è domani alle 16 in Auditorium, magari usufruendo del nuovo pacchetto «Un pomeriggio in Auditorium», che comprende, oltre al concerto, una presentazione con guida all'ascolto, un tour guidato e un pranzo a buffet (dalle 12.45, costo 45 euro). Ma la principale novità arriva dal podio, dove a guidare l'orchestra sale Robert Trevino, fra le bacchette americane più apprezzate e richieste dell'ultima generazione, al debutto con la Verdi. Soprano Twyla Robinson, che ricordiamo in un bellissimo Deutsches Requiem di Brahms a Winston-Salem e a Portland. Noto soprattutto come interprete di musica contemporanea, Trevino ha lavorato a stretto contatto con molti compositori di oggi, come Augusta Read Thomas, Jennifer Higdon, Charles Wuorinen, Bernard Rands, Shulamit Ran, George Walker, David Felder e John Zorn. Di Mahler si ricorda una brillante Quinta con l'Orchestra di Monte-Carlo, storica formazione del Principato con cui ha debuttato anche in Italia, a Firenze, nel 2014. A proposito di Quinte, il programma si apre proprio con la sinfonia n.5 di Franz Schubert, opera dall'autentico spirito viennese, esplicito tributo allo stile mozartiano, che ha da poco compiuto 200 anni (fu composta nell'autunno del 1816).

Ad unirla alla Quarta di Mahler c'è una certa spontaneità giovanile, un senso razionale unito alla ricerca di un'atmosfera leggera, fiabesca e bucolica. Biglietti da 16 a 36 euro, info e prenotazioni in Auditorium oppure on line www.laverdi.org o www.vivaticket.it.

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