Salvini: «Riaprire i Navigli? Referendum inutile»

Il leader del Carroccio ricorda a Sala la consultazione di sei anni fa. «Ora si passi ai fatti»

Giù le mani dai Navigli, o meglio, quella della «riapertura dei Navigli è una battaglia storica delle Lega». All'indomani dell'annuncio del sindaco Beppe Sala che ha parlato del sogno di poter riaprire la Cerchia dei Navigli, appunto, e della volontà di indire un nuovo referendum tra i cittadini, fatte salve tre condizioni, il leader del Carroccio Matteo Salvini mette i puntini sulle «i». «Ringrazio chiunque voglia aiutare in quella che è una battaglia storica della Lega» esordisce. Ieri mattina è stata depositata una mozione in consiglio regionale in cui si «chiede al presidente Roberto Maroni di avviare un accordo di programma con il Comune di Milano per arrivare alla totale riapertura dei Navigli lombardi, individuandola come opera strategica dei futuri assetti urbanistici della città e dell'intera Regione Lombardia».

«L'obiettivo - ha spiegato il vice presidente del consiglio regionale lombardo e primo firmatario della mozione Fabrizio Cecchetti - è riportare i 140 chilometri di naviglio dal lago di Como a congiungersi col lago Maggiore. È un progetto bello, porta lavoro e rilancia l'economia. Dai dati che abbiamo costerà 400 milioni di euro. Expo è costato 2 miliardi e 200 milioni e ha portato benefici per sei mesi, con questo avremo un rilancio per tutta la Lombardia. Ieri Giuseppe Sala ha parlato di un referendum, che però c'è già stato nel 2011 e ben 450mila milanesi votarono per il sì. È Inutile farne un altro». Per Roberto Biscardini, presidente dell'associazione Riapriamo i Navigli «l'opera ha interesse regionale e quindi può partire col piede giusto solo se siedono al tavolo insieme Regione e Comune». Per quello che riguarda i finanziamenti, Cecchetti e Biscardini chiariscono che per realizzare il progetto i finanziamenti pubblici debbano essere usati «in minima parte». A partecipare devono essere anche i privati, oltre al contributo dei fondi europei.

«Io ringrazio chiunque ci aiuti in questa che è una battaglia storica della Lega» ha ricordato Salvini. A chi gli chiede se lui e il sindaco Sala siano d'accordo su questo punto ha risposto: «la differenza è che Sala ha in mano il portafoglio e può fare, io spingere perché la cosa si faccia.

Non ha più scuse, il referendum è vecchio di sei anni». «È ora di dare una mossa decisiva affinchè l'area dei Navigli - ha incalzato il segretario provinciale della Lega Davide Boni - possa vivere, investendo sullo sviluppo delle vie d'acqua».

MBr

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