Barricate incendiate, scontri con le forze dell'ordine e lancio di fumogeni: lo sgombero del centro sociale Zam di Milano si trasforma in una vera e propria guerriglia urbana. Nato un paio di anni fa in un palazzo abbandonato alla periferia sud del capoluogo lombardo, lo Zam di facciata organizzava incontri, dibattiti e concerti, ma nelle retrovie ospitava numerosi dissidenti che erano stati denunciati per i violenti scontri avvenuti in Val di Susa nell’estate del 2011.
All’inizio di via Olgiati è stato appeso uno striscione "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità". In mezzo le fiamme: da una parte le forze dell'ordine, dall'altra gli antagonisti. Un incendio si è sprigionato dal centro di via Olgiati dove questa mattina polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, sono intervenuti per sgombare il centro sociale Zam (Zona autonoma Milano). Per impedire alle camionette di arrivare al cancello sono stati dati alle fiamme tavoli, sedie e inferriate che erano stati piazzati in strada. Parte di questi oggetti sono subito andati a fuoco. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco per spegnere l’incendio. Mentre all’interno del centro sociale decine di giovani continuavano a occupare lo stabile, all’esterno un altro gruppo protestava contro il blitz delle forze dell'ordine.
Due antagonisti sono saliti sul tetto dell’edificio per poi scendere accompagnati dall’avvocato Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel e presidente della commissione Sicurezza a Palazzo. "Il sindaco Giuliano Pisapia - hanno commentato i no global - ci deve spiegare che cosa è successo oggi con l’ennesimo sgombero dopo che in campagna elettorale aveva fatto ben altre promesse".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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