Ci sono i Paesi più virtuosi, come la Germania, La Svizzera o il Belgio che forniscono al Comune tutti i dati utili dei loro residenti multati a Milano per posteggio in doppie file o parcheggio selvaggio, e accorciano la tentata «fuga» dalla multa. Ci sono quelli che collaborano pochino, è complicato ad esempio ottenere dati sui conducenti che vivono in Francia, alcune province non li concedono e un quarto delle multe si perdono. Ma possono farla tranquillamente franca gli automobilisti con residenza in Romania, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino: le loro istituzioni non forniscono nessuna informazione quindi una volta superato il confine, Palazzo Marino può sperare solo nel loro buon cuore. E la sensazione è che parecchi furbetti con targa romena in realtà abbiano l'auto posteggiata in un campo milanese. Ora la giunta prova a dare una stretta sulle multe dei residenti all'estero, visto che prendendo ad esempio il 2011, oltre la metà delle 109.242 sanzioni a targhe estere (il 4 per cento del totale) non sono state pagate. L'amministrazione ha recuperato 1,2 milioni di euro che rappresentano il 49% delle somme dovute. Ci sono addirittura i recordman, come il cittadino rumeno che i vigili sono riusciti a beccare solo l'anno scorso quando il conto era già salito a 489 multe non pagate. O il fenomeno delle auto in leasing con targa tedesca a cui starebbero ricorrendo anche molti milanesi per evitare le sanzioni, c'è un fascicolo aperto in Procura.
Il Comune affida la riscossione all'estero ad una società ad hoc. E ieri la giunta ha votato una delibera con le linee guida per un nuovo affidamento del servizio di notifica e recupero che prevede misure più stringenti. Intanto, l'invio della notifica a casa sarà raddoppiato, due avvisi invece di uno solo sperando in un ravvedimento operoso dell'automobilista all'estero. E ci sarà la segnalazione all'Agenzia delle Entrati di episodi ripetuti di infrazione da parte dello stesso automobilista in città, per un controllo incrociato anche sui dati fiscali: una minaccia che potrebbe rendere più virtuosi (almeno sulle multe) i cittadini con finte residenze all'estero. «A vantaggio dei milanesi e dell'equità - avverte l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli - vogliamo recuperare quanto dovuto dai residenti all'estero che commettono un'infrazione in città. Per questo abbiamo migliorato la procedura. E chiediamo all'Unione Europea che siano estesi a tutti i Paesi accordi bilaterali per la semplificazione delle procedure».
Fa presente Palazzo Marino che le procedure per il recupero delle sanzioni sono complesse e cambiano per ognuno dei 160 Stati ai quali il Comune ogni anno deve spedire notifiche. L'invio, ovviamente nella lingua del Paese ricevente, deve essere effettuato entro 360 giorni dall'accertamento dell'infrazione.
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