Polveri sottili oltre i limiti per il decimo giorno consecutivo. E da oggi scattano le misure anti smog con i divieti di circolazione a Milano e nell'hinterland. Se la pioggia fosse arrivata solo un giorno prima avrebbe sicuramente fatto rientrare l'allarme, ma le centraline anche domenica hanno registrato concentrazioni di Pm10 oltre la soglia sia a Milano sia nei comuni limitrofi: Arese, Cassano D'Adda, Limito di Pioltello, Magenta, Robecchetto, Trezzo d'Adda e Turbigo.
Per i Comuni della prima fascia attorno a Milano, che già applicano l'ordinanza regionale, è previsto il blocco dei veicoli diesel euro 3 senza filtro anti particolato (che già non possono accedere ad Area C) per fasce orarie: le auto private saranno ferme dalle 8,30 alle ore 18 mentre i veicoli commerciali dalle 7,30 alle 10. Per i Comuni di seconda fascia scatta, insieme al blocco dei veicoli diesel euro 3 senza fap, anche l'applicazione dell'ordinanza regionale: dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 blocco degli autoveicoli a benzina euro 0 e di quelli diesel euro 0,1 e 2. Dal lunedì alla domenica per tutto il giorno blocco dei ciclomotori e motocicli a due tempi euro 0.
Il divieto di circolazione proseguirà sicuramente fino a giovedì, poi saranno le condizioni climatiche a decidere. Per «revocare» il piano anti smog servono infatti tre giorni consecutivi senza polveri oltre i limiti.
Su tutto il territorio regionale scatta anche il fermo permanente degli autobus M3 di classe euro 0, 1 e 2 e parte il divieto di circolazione per la classe euro 2 diesel dei veicoli per trasporti specifici e per uso speciale.
«A Milano - spiega l'assessore all'Ambiente Pierfrancesco Maran - stiamo attuando misure strutturali su traffico e riscaldamenti. Ma in questa battaglia non possiamo essere lasciati soli. Servono interventi che coinvolgono l'intera pianura padana».
Il piano per contenere le emissioni di smog riguarda anche i condomini: il riscaldamento negli appartamenti deve essere abbassato di un grado, da 20 a 19 gradi, e i caloriferi resteranno accesi per due ore in meno passando da 14 a 12 ore. I negozi avranno l'obbligo di tenere le porte chiuse per non disperdere calore e per non abusare del riscaldamento. Come accaduto l'anno scorso, in parecchi si opporranno poiché lasciare la porta aperta è un incoraggiamento ai clienti ad entrare. Per scavalcare il problema ci sono anche i negozi, soprattutto le catene in franchising, che all'ingresso hanno installato una «lama di calore», una sorta di barriera invisibile fatta d'aria che in un certo senso ha la funzione di una porta.
Verranno aumentati sia i controlli sulle auto sia quelli sulle caldaie, che già quest'anno sono stati il 24% in più arrivando a quota 20mila.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.