Una speranza per la Voloire Slitta il trasloco da Milano

La caserma che ospiterà altri 600 militari per tutto il periodo dell'Expo si è ritagliata un ruolo essenziale. E il governo potrebbe cambiare idea

Una speranza per la Voloire Slitta il trasloco da Milano

Il cavallo «scosso» passa nel silenzio davanti al reparto schierato, in ricordo dei caduti della Voloire. Una cerimonia che si rinnova ogni 10 aprile, data della fondazione del reggimento artiglieria a cavallo. Ancora una volta nella caserma Santa Barbara. Facendo balenare la speranza che la gloriosa unità rimanga a Milano, a dispetto del trasferimento a Vercelli disposto dal Governo a gennaio 2013. In questi due anni non s'è mosso un solo uomo, un solo mezzo, anzi la caserma è diventata centro di controllo dei 350 militari impegnati in «Strade sicure» e dal 1° giugno dei 600 chiamati a vigilare su Expo.

Di fare armi a bagagli dunque se ne riparlerà se tutto va bene, anzi male, solo nel 2016, anche se fatti bene i conti un ripensamento di Stato Maggiore e Governo appare sempre più probabile. La Voloire, fu fondata a Venaria nel 1831 con lo scopo di avere un reparto di artiglieria capace di spostarsi celermente sul campo di battaglia. Vedendoli arrivare con i loro mantelli neri svolazzanti, vennero soprannominati «ratevoloire», cioè pipistrelli in piemontesi.

Il 1° novembre 1877 fu trasferita a Milano, facendo ben presto diventare popolare il suo caratteristico chepì con il pennacchio nero. Ormai «milanese» il reparto si è perfettamente integrato con la città, basti ricordare che il via alla Stramilano, viene dato con un colpo dei suoi cannoni. Comprensibile la delusione quando nel gennaio del 2013 venne deciso il suo spostamento a Vercelli. E a nulla valse precisare che il trasloco avrebbe riguardato solo la parte operativa, mentre lo squadrone a cavallo sarebbe rimasto alla Santa Barbara di piazza Perrucchetti. Mezza città insorse, vennero raccolte migliaia di firme ma di fronte alla «revisione di spesa» il Governo non sentì ragioni.

Da allora però, sono passati i mesi, e il trasloco non è mai iniziato. Alla Voloire è stato nel frattempo affidato il coordinamento dei 350 militari impegnati in «Strade sicure», e dei 600 presto in servizio all'interno di Expo. Quindi prima della fine dell'anno non si muove foglia. Poi ci saranno diverse considerazioni da fare. Innanzitutto il reggimento negli anni ha sviluppato una capacità «anfibia» per operare anche come unità da sbarco. Ma per potersi esercitare ha bisogno di uno specchio d'acqua e l'Idroscalo sembra fatto apposta. Inoltre con il progressivo smantellamento, o trasferimento, di altri reggimenti, è rimasto l'unico in città. E il solo da mobilitare in caso di una calamità naturale. Senza contare che i recenti episodi di terrorismo hanno trasformato le città europee in tanti bersagli.

E anche nel malaugurato caso di un attentato, un forte contingente in grado di muoversi rapidamente è indispensabile. Al momento sono solo speranze, ma appare sempre più probabile che il prossimo 10 aprile, l'anniversario del reggimento possa essere festeggiato nuovamente dentro la Santa Barbara.

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