Sul Naviglio Grande spunta la Corte verde griffata dall'archistar

Firma di Stefano Boeri per via San Cristoforo. E la "zona del design" si allarga oltre la 90/91

Sul Naviglio Grande spunta la Corte verde griffata dall'archistar

Dopo il Bosco Verticale in centro l'architetto Stefano Boeri firma il progetto della «Corte Verde» in via San Cristoforo, a due passi dal Naviglio Grande ma in quel tratto oltre la circonvallazione della 90/91 che oggi non viene ancora considerato cool o zona di movida, ma si prenota per il futuro. Qui si concentrano infatti una serie di progetti che hanno come filo conduttore il recupero dell'ex scalo ferroviario che da terreno degradato si trasformerà in un'oasi naturalistica di 140mila metri quadrati. Già in via Pestalozzi 18, a pochi passi dal canale e dalla chiesa di San Cristoforo, nascerà l'«Urban Village Navigli» firmato da Cino Zucchi, un progetto di cohousing che prevede la realizzazione di 120 appartamenti divisi tra cinque palazzine. Qui si inserisce la creazione di piazza Schievano, una nuova area pedonale da 3.400 metri quadrati già presentata dall'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran al lancio del nuovo Piano di governo del territorio, la fine dei lavori è fissata nel 2021. E all'interno di quel progetto-obiettivo generale di creare un grande «Quartiere della Creatività» e del design che da via Tortona/Savona si allunghi fino a San Cristoforo e all'Università Iulm si aggiunge ora il «tassello» firmato Boeri, che ha vinto il concorso lanciato da Edillombarda spa per riqualificare l'area di via San Cristoforo. L'archistar ha partecipato ieri con il collega Zucchi, Maran, gli assessori Lorenzo Lipparini e Gabriele Rabaiotti all'assemblea promossa da «Around Richard» - dove Richard sta per l'ex Richard Ginori - dal titolo «Progetti e idee per il Naviglio Grande».

Lo studio Stefano Boeri Architetti in partnership con Arassociati Studio di Architettura trasformerà il lotto al centro del cosiddetto Quartiere della creatività in una «Corte Verde»,. Si tratterà, spiega Boeri, di «una casa a corte come nella tradizione lombarda, al centro di uno spazio verde che collega due parti di città oggi separate. Il nostro progetto per San Cristoforo è un omaggio a Milano, alla forestazione urbana e al sistema delle acque che solcano il nostro territorio». Il progetto prevede un unico edificio a corte con altezza crescente (la cuspide è puntata verso nord, in direzione di piazza Napoli) posto al centri di una sistema di verde pubblico e percorsi ciclopedonali con aree gioco per i bimbi e per gli amanti dello skate lo skate aperte a tutti. Il grande giardino pubblico verso sud va a collegarsi con il sistema dei Navigli. Le tre facciate principali della corte sono scandite da un sistema alternato di balconi, sviluppati per ospitare piante e alberi ad alto fusto - nella tradizione del «Bosco verticale» -, i numerosi ingressi su via San Cristoforo dovrebbero rendere agevole l'accesso al parcheggio e alle diverse aree dell'edificio. Il verde pubblico confluirà anche nel «parco lineare» che fa parte del recupero degli scali Fs Romana e San Cristoforo.

Il progetto comporterà lo spostamento della Ricicleria Amsa. Maran ricorda che l'area a sud del Naviglio Grande si collegherà sempre più rapidamente alla parte nord grazie alla futura M4 e alla circle line. E a breve svelerà la second life di Porta Genova.

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