La tentazione di Maran Dopo il «gratta e sosta» alzare il biglietto Atm

La Giunta deve scegliere come incassare più risorse dai mezzi Atm: o aumenta gli abbonamenti del 10% o alza ancora il ticket singolo

La tentazione di Maran Dopo il «gratta e sosta» alzare il biglietto Atm

Abbonamento versus biglietto. Con la voragine nel bilancio che tenderà a peggiorare l'anno prossimo, la giunta comunale vuole aumentare gli incassi dai mezzi pubblici e sta valutando la via meno impopolare. I rincari, ha insistito venerdì il sindaco nella riunione fiume sulle nuove tariffe dei servizi, dovranno slittare il più possibile al 2014. Anche se il salto da 2 a 3 euro dopo la seconda ora per il gratta e sosta in centro lanciato nei giorni scorsi dall'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran scatterà (salvo sorprese in consiglio comunale) già dal prossimo settembre. Idem l'adeguamento Istat per i parcheggi di corrispondenza. E Franco D'Alfonso (Commercio e Sevizi funebri) insiste per non concentrare la maxi-stangata il prossimo anno, ma partire dopo l'estate almeno con gli aumenti dei servizi cimiteriali (recuperando l'adeguamento Istat congelato tra 2003 e 2008, per fare un esempio le inumazioni costeranno 30 euro in più) e della tassa di soggiorno, visto che non pesa sui residenti ma sui turisti. La faccenda Atm è sembrata la più delicata. La maggioranza in giunta spinge per il ritocco degli abbonamenti, il prezzo è fermo da dieci anni. Potrebbe salire del 10 o 15%, nel primo caso il mensile passerebbe da 30 euro a 35 (come Torino e Roma) e l'annuale da 300 a 350 euro. Con l'adeguamento Istat, si correggerebbero ovviamente verso l'alto anche le cifre dei ticket speciali, da quelli riservati alle famiglie a quelli per over 65 (sessant'anni per le donne) che oggi spendono 16 o 170 euro per le due tessere, è gratis invece per gli ultrasessantacinquenni con reddito Isee sotto i 16mila euro. Una manovra che a parità di abbonati dovrebbe portare nelle casse di Palazzo Marino nel 2014 circa 18 milioni di euro. Ma all'assessore Maran viene il mal di pancia a ritoccare gli abbonamenti mentre la filosofia arancione sarebbe quella di fidelizzare ai mezzi pubblici. La sua alternativa? Non sono passati neanche due anni dall'aumento del biglietto da un euro a uno e mezzo e nel 2014 vorrebbe portarlo a 1,70. Per convincere la giunta ha parlato dell'effetto dell'operazione nei sei mesi di Expo, quando Milano - si spera - sarà invasa da milioni di visitatori stranieri. Un pezzo del Pd è fortemente contrario, mossa troppo impopolare. Per i vertici di Atm rischia di essere un boomerang per gli incassi, mantenendo fermi gli abbonamenti più pendolari passerebbero al mensile da 30 euro, l'equivalente di 17 biglietti.

Nessuna decisione presa, il braccio di ferro è rinviato alla prossima settimana.
Sempre in ottica 2015, l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno ha esposto le linee guida per una «Expo-City», un calendario di eventi in città nei sei mesi di Expo o lungo tutto l'anno.

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