Terrorismo: niente sostegno alle vittime degli attentati

Legge impugnata

Terrorismo: niente sostegno alle vittime degli attentati

Insorge il centrodestra in Lombardia dopo la decisione, ieri sera, del consiglio dei ministri, di impugnare la legge regionale a sostegno delle vittime del terrorismo, materia secondo il governo, di esclusiva competenza dello Stato. «Il governo Gentiloni sceglie il modo peggiore per congedarsi. È davvero un brutto messaggio da parte dell'esecutivo nazionale che ancora una volta mette le esigenze della propria parte politica davanti alle necessità del popolo». Sostiene Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione della Regione Lombardia, che aveva promosso il provvedimento. «Al contrario di quanto sostiene il governo, la Regione Lombardia non vuole invadere le competenze esclusive dello Stato. Il nostro intento è quello di contribuire con attività di informazione, formazione e ricerca a prevenire la radicalizzazione violenta. Questo rientra anche tra le nostre competenze». Il testo della legge regionale prevede anche che Regione Lombardia concorra, con interventi di assistenza e di aiuto, economico e non, al sostegno delle persone fisiche residenti sul territorio regionale, vittime di un atto terroristico compiuto a partire dall'anno 2017 sul territorio nazionale o extranazionale, e dei loro familiari.

«Non ci sono parole. È un provvedimento che punta a rimediare al vero e proprio affronto che i famigliari delle vittime hanno sempre subito, ossia la misera entità dei risarcimenti. Vorremmo tanto che il Governo andasse a spiegare questa decisione alle famiglie del ragazzo di Legnano morto a Barcellona, o ai lombardi morti nel ristorante in Bangladesh.

Un atto che dimostra lo stato di agonia politica e istituzionale di un governo che ci auguriamo gli italiani boccino sonoramente alle prossime elezioni». È invece il parere di Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capogruppo di FDI AN in Regione Lombardia.

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