Per la tessera Atm a rate bisognerà pagare 30 euro E ticket breve "col trucco"

Subito un nuovo biglietto da tre giorni a 12 euro, nel 2020 quello per pochi stop ma agli abbonati

Per la tessera Atm a rate bisognerà pagare 30 euro E ticket breve "col trucco"

La stangata Atm al via da metà luglio approda oggi in consiglio comunale ma per la battaglia sugli emendamenti bisognerà attendere lunedì. Centrodestra, sinistra radicale e M5S comunque scalpitano, i primi segnali ieri in Commissione mobilità dove sono emersi nuovi dettagli della manovra. Come l'abbonamento annuale a rate che non sarà un regalo agli utenti ma costerà per iniziare 30 euro all'anno, poco meno di un mensile (che salterà dagli attuali 35 a 39 euro). Atm ha varie interlocuzioni in corso con istituti di credito ma dal mese prossimo si potrà rateizzare la tessera solo con il circuito TelepassPay, pagando quindi 2,5 euro al mese per almeno 12 mesi. Non sarà necessario agganciare una targa e l'assessore alla Mobilità Marco Granelli precisa che a quel costo l'utente «potrà accedere anche ad altri servizi, come il pagamento del pedaggio, di Area C, sosta, lavaggio auto, car sharing». Ma chi acquista l'annuale spesso non ha o non vuole utilizzare la macchina, anche la capogruppo di Milano Progressista Anita Pirovano è balzata sulla sedia: «Si parla di manovra tariffaria da un anno, surreale che si arriva al via solo con un circuito che, anche simbolicamente, richiama all'uso dell'auto. Spero che entro metà luglio si allarghi l'offerta».

Il ticket ordinario come è noto passerà da 1,5 a 2 euro, il carnet da 10 corse da 13,8 a 18 euro, il giornaliero da 4,5 a 7 euro, il settimanale da 11,3 a 17 e il mensile come accennato salirà a 39 euro. Spunta invece il biglietto da 3 giorni a 12 euro, per venire incontro evidentemente ai turisti che non si limitano alla visita mordi e fuggi. Ci sarà un'alleanza bipartisan in aula invece nel richiedere l'impegno ad avviare entro il 2020 il biglietto breve in metropolitana, per consentire - come hanno ribadito sia il presidente Pd della Commissione Mobilità Carlo Monguzzi che il consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale - a chi deve fare solo 3/4 fermate di utilizzare un mini ticket, che costi anche meno degli attuali 1,5 euro. Granelli conferma che si potrà attivare da metà dell'anno prossimo ma bisogna già scordarsi di entrare in edicola e acquistare comodamente il biglietto low cost: «Dovrà essere inserito all'interno di una forma di abbonamento più ampio - frena Granelli - o arriva il turista, acquista il ticket scontato per fare due fermate e non paga quasi nulla. Vogliamo collegarlo a una tessera sul modello della Oyster Card a Londra che offra più servizi su una stessa carta». Ma a rimetterci saranno anche i milanesi, magari anziani, che non usano spessissimo i mezzi pubblici.

Nella manovra tariffaria che oggi farà un secondo passaggio in Commissione e poi verrà presentata in aula spunta infine un piano di abbonamenti aziendali scontati fino al 45% (per grandi imprese che garantiranno oltre 4mila tessere) a cui dovrebbero contribuire in pari quota Comune, privati ma anche «soggetti aggregatori» (associazioni di categoria professionali e non profit). Per il primo anno, da metà luglio, la percentuale di sconto (dal 5% al 45) verrà coperta dal Comune, poi offrirà uno sconto base del 5%. Privati e associazioni potranno offrire ai loro dipendenti e pensionati (minimo 20) uno sconto supplementare che va dal 2,5 al 20% a seconda del numero di abbonamenti e Palazzo Marino aggiungerà la stessa quota.

Basilio Rizzo (Milano in Comune) chiede che a tutti gli over 65 sia garantito il mensile a 22 euro e l'annuale a 200 a prescindere dal reddito Isee, ma Granelli contesta. Per il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale «gli aumenti di ticket, abbonamenti settimanali e mensili disincentiva l'uso del mezzo».

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