Milva rapinata in casa: due ore di terrore

La cantante sorpresa nel sonno: tre ladri entrano nel suo appartamento da una finestra, poi fuggono con un bottino di 70mila euro. Il colpo intorno alle 19.30 di sabato. L’artista stava riposando dopo una giornata di prove in teatro. Prima di andarsene i banditi l’hanno minacciata

Milva rapinata in casa: due ore di terrore

Milano - Era appena rientrata dal Piccolo Teatro dopo le prove del concerto «Milva canta Brecht» che si sarebbe dovuto tenere oggi a Berlino. Stanchissima, era crollata dal sonno. Per venir svegliata di soprassalto, poco dopo, dalle luci delle torce elettriche di tre ladri. È cominciato così il sabato terribile di Milva, sorpresa e rapinata nella propria abitazione da tre malviventi.

Sono da poco passate le 19 quando la cantante, da poco rientrata dal Piccolo Teatro, si addormenta nella sua abitazione in zona Porta Venezia, in pieno centro a Milano. Improvvisamente, viene svegliata da due ladri che, calandosi dal piano superiore, si erano introdotti furtivi nell’appartamento attraverso una portafinestra: «Stai ferma e buona e non ti facciamo niente», intimano alla cantante. A cui fanno seguire lo scontato motivo dell’inattesa visita. «Fuori tutti i soldi e i gioielli - le urlano - e dicci anche dov’è la cassaforte». L’artista tenta di spiegare ai ladri di non possedere alcuna cassetta di sicurezza, ma di avere in casa cinquemila euro che aveva recentemente prelevato per il suo imminente viaggio a Berlino. E di non avere nessun problema a consegnarglieli. «Quando ho tentato di spiegare ai ladri di non avere una cassaforte - racconta Milva - loro hanno reagito in malo modo: per un attimo ho temuto il peggio. Ho provato a calmarli dicendo che mi dispiaceva, ma che potevo dargli i 5mila euro che dovevo portarmi a Berlino». Ma per i malviventi non è abbastanza: strappano i fili del telefono e battono armadi e cassetti dell’appartamento alla ricerca di preziosi e gioielli: alla fine riescono a portar via più di 70mila euro tra denaro in contante e preziosi, tra cui due «Eleuteri» che la cantante aveva ricevuto durante la sua carriera.

Finalmente soddisfatti del bottino racimolato, i due ladri - spronati dalla richiesta di un terzo malvivente, che per tutto il tempo aveva fatto da palo - abbandonano l’appartamento di Milva. Prima però la fanno stendere sul divano, le danno un colpo in testa e la minacciano: «Stai ferma e non guardare da dove usciamo». La paura è troppa per l’artista che non tenta nemmeno una minima reazione: i tre lasciano così indisturbati l’abitazione con il cospicuo bottino. Alla cantante non rimane che dare l’allarme e fornire un primo identikit dei tre malviventi: «Uno è sempre rimasto fuori dall’abitazione - racconta - e non ho potuto vederlo. Il più brusco dei due aveva una sciarpa che gli copriva il volto e sembrava essere uno slavo. L’altro invece parlava addirittura l’italiano: aveva un accento delle mie parti».

Naturalmente, la rapina nell’abitazione della «pantera di Goro» solleva nuovi interrogativi sull’effettiva sicurezza del centro milanese. Non più tardi dello scorso mese di giugno, infatti, stessa sorte era toccata ad Adriano Galliani. In quel caso, i ladri si erano intrufolati nella sua abitazione al secondo piano di un palazzo in via Bigli - in zona Montenapoleone, a due passi dalla sede rossonera - e avevano portato via la cassaforte con gioielli e preziosi di famiglia.

Quantomeno avevano risparmiato al vicepresidente del Milan lo spavento di trovarsi in casa ospiti indesiderati: l’appartamento era

completamente vuoto e a dare l’allarme era stata la domestica. E con ogni probabilità, questa era la stessa speranza che avevano anche gli inattesi ospiti di Milva, che conclude: «Sono stufa. Andrò a vivere in albergo».

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