Albania, violente proteste a Tirana. Assalita la sede del governo

La manifestazione indetta dal Partito democratico, formazione di centrodestra, vede la partecipazione di decine di migliaia di persone. L'opposizione chiede elezioni anticipate e accusa il governo di collusione con la mafia

Albania, violente proteste a Tirana. Assalita la sede del governo

Esplode la rabbia in Albania. A Tirana, l'opposizione del Partito Democratico (di centrodestra) ha convocato una protesta cui hanno risposto decine di migliaia di persone. Obiettivo della manifestazione, le dimissioni del primo ministro Edi Rama.

La manifestazione è subito degenerata in violenti scontri con la polizia, che ha risposto con il lancio di una fitta scarica di lacrimogeni. Gli incidenti hanno preso il via con un lancio di bottiglie molotov e fumogeni da parte di alcuni gruppi di manifestanti contro il palazzo del governo, per poi iniziare con le pietre. A quel punto, decine di persone hanno deciso di assaltare il palazzo per irrompere al suo interno, rompendo il cordone di polizia a protezione degli accessi. Secondo quanto si apprende, i manifestanti sono riusciti a entrare nella sede del governo e c'è chi parla di persone che hanno già preso possesso dell'ufficio del premier. Nel frattempo, fuori l'edificio di Tirana è stata innalzata la bandiera del Partito Democratico.

Il leader del partito, Lulzim Basha, aveva chiesto che la manifestazione fosse imponente. E dalla risposta avuta dalla piazza, già si parla della più grande protesta degli ultimi 30 anni. L'opposizione accusa il primo ministro Rama di corruzione e di guidare l'Albania senza seguire alcuna regola del diritto. Inoltre, il Pd chiede la caduta del governo anche per la crisi economica che vive il Paese, con molti giovani costretti ad abbandonare l'Albania per cercare fortuna all'estero. L'opposizione chiede che venga nominato un governo tecnico e che organizzi al più presto le elezioni legislative anticipate.

Il leader dell'opposizione, Basha, ha accusato la polizia albanese di "un scenario per provocare disordini". Secondo il capo del Partito democratico, "la polizia ha appositamente permesso i manifestanti irritati di sfondare il loro cordone. La polizia ha stranamente ceduto alla prima pressione dei manifestanti. Vuol dire che ci tratta di un piano per incitare la violenza e poi accusa l'opposizione. Ciò è inaccettabile". E ha aggiunto che ormai "la situazione è fuori controllo". Il vice ministro dell'Interno, Mirela Miroli, ha difeso l'azione delle forze di sicurezza dicendo che hanno risposto all'assalto in modo adeguato. Il ministero della Salute ha comunicato che almeno due poliziotti sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale, mentre quattro manifestanti sono stati ricoverati con problemi respiratori, probabilmente dovuto all'uso dei gas lacrimogeni.

Il ministro dell'Interno albanese, Sander Lleshaj, ha detto: "Esorto tutti i leader politici a prendere le distanze dalle violenze condotte contro le istituzioni dell'Albania.

Invito i cittadini a prendere le distanze dagli elementi violenti". "Non la violenza, ma la ragione ci porta più vicini all'Europa dei valori", queste le parole di Lleshaj riportate da Albanian Daily News.

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