L’amministrazione Obama sta considerando nuove strategie di deterrenza per far fronte all’ingerenza russa in Europa, contemplando tra l’altro il potenziamento delle forze militari dei Paesi alleati e dei futuri partner, e anche la lotta alla corruzione governativa su cui Mosca sembra far leva per guadagnare influenza. Lo scrive il Wall Street Journal, secondo il quale si tratta di misure che a molti appaiono come una versione aggiornata della politica di contenimento della Guerra Fredda. Alcuni funzionari dell’amministrazione pensano inoltre ad una possibile espansione della Nato con l’adesione del Montenegro, per limitare l’orbita di Mosca, ma anche per mostrare che il Cremlino non può mettere il veto ad un ampliamento dell’Alleanza Atlantica.
Si tratta di ragionamenti elaborati sulla scia dell’aumento delle violenze in Ucraina e in previsione del viaggio del presidente Obama in Germania per il G7.
E in questo quadro, il Wsj ricorda che il segretario alla Difesa Ash Carter ha sottolineato come sia "chiaro che le sanzioni stanno avendo effetto sull’economia russa, ma non sembra che questo effetto stia inducendo (il presidente russo Vladimir) Putin a non seguire il percorso che è emerso in Crimea lo scorso anno".
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