Il Dalai Lama si dimostra più pratico di tanti predicatori di buonismo. Che di certo non mancano in Italia: chissà cosa diranno la presidente della Camera Laura Boldrini, Cècile Kyenge e monsignor Galantino ascoltando le parole del leader religioso del Tibet.
Quando parla, di solito, i politici nostrani gli dedicano molte attenzioni. Ieri, intervenendo in uno degli incontri che costellano la sua visita in Gran Bretagna, il Dalai Lama si è soffermato sul tema immigrazione. "Penso che Germania e Austria abbiano avuto una buona risposta alle migrazioni - ha detto - ma bisogna riflettere: è impossibile che tutti possano venire in Europa".
"Impossibile". Senza mezzi termini, e forse senza volerlo, il Dalai Lama ha inferto un colpo inesorabile ai tifosi dell'accoglienza senza condizioni. "Bisogna interessarsi dei migranti - ha aggiunto il monaco tibetano - ma in piccoli numeri".
La parola d'ordine è "essere pratici": riferendosi alla Gran Bretagna, ha detto che sarebbe sufficiente pensare al fatto che è "un piccolo paese" e per questo non può certo farsi carico di tutti gli immigrati del Medio Oriente.Quale soluzione allora? Per il leader religioso bisogna risolvere i conflitti nei paesi di partenza. Se non fosse vestito di rosso, si direbbe che a fare queste dichiarazioni fosse stato Matteo Salvini.
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