Incredibile ma vero: in Arabia Saudita anche i pupazzi rischiano grosso. Uno di loro, che faceva la mascotte davanti a un negozio di caramelle, è stato arrestato perché ritenuto non conforme alle normative vigenti: averva braccia scoperte, così come il volto. La polizia saudita è intervenuta su richiesta del "Comitato per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio". All'interno del pupazzo c'era un uomo. Ma non era questo il problema. Secondo le autorità, infatti, ad essere fuorilegge era l'abbigliamento, assai poco islamico. La mascotte serviva ad attirare clienti all'interno del negozio, da poco aperto, che vende dolci e caramelle.
Come riporta il Daily Mail una volta bloccato il pupazzo (con l'uomo al suo interno) la polizia lo ha fatto salire su una volante e lo ha portato in caserma. L'arresto non è passato inosservato: alcuni passanti hanno immortalato la scena, pubblicando gli scatti sui social network e protestando per l'assurdità di un sistema che se la prende addirittura con i pupazzi. Sui social qualcuno ha pure diffuso un fotomontaggio con un pupazzo interamente vestito con un nijab nero e la scritta: "Ecco come lo vorrebbero (il pupazzo, ndr) le nostre leggi".
Non c'è troppo da stupirsi per quanto accaduto.
Basti pensare che l'anno scorso un teologo, Mohammad Saleh Al Minjed, se la prese nientemeno che con un pupazzo di neve: "Fare un pupazzo che rappresenta un essere umano o un animale, che sia per divertimento o per gioco, non è accettabile per l'islam". Lo studioso spiegò che secondo il dettame islamico è vietato riprodurre corpi animati che rappresentano figure umane o animali.#السعودية
— أخبار عاجلة (@akhbar_3ajlah) 8 Febbraio 2016
هيئة الأمر بالمعروف والنهي عن المنكر.. تعتقل دمية بحفل افتتاح محل حلويات بالخرج#الامر_بالمعروف_تعتقل_دميه pic.twitter.com/fYPZeoCK2P
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