Pasqua insanguinata per i cristiani in Pakistan. A Lahore un kamikaze con addosso 20 chili di esplosivo si è fatto saltare in aria in un parco gremito di famiglie con bambini. Il bilancio di questra strage senza senso è a dir poco spaventoso: si parla di almeno 72 morti e 359 feriti. Tra le vittime moltissime donne e bambini. "È una vera e propria carneficina - hanno raccontato i soccorsi appena sono arrivati sul posto - ci sono sangue e resti umani sparsi sull'erba". L'attentato è stato rivendicato dal gruppo Jamatul Ahrar, già legato al principale gruppo talebano pachistano Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp).
Gli attentatori hanno preso di mira il parco Gulshan e Iqbal, situato vicino al centro della metropoli di otto milioni abitanti del Paese a maggioranza musulmana. L'attacco è avvenuto al tramonto e ha preso di mira le centinaia di persone che stavano uscendo dal parco per raggiungere le auto dopo aver festeggiato la Pasqua con una giornata all'aria aperta. Il kamikaze, il 28enne Yousuf Farid, si sono fatti esplodere poco distante da alcune altalene e le vittime sono in gran parte donne e bambini. Il bilancio fornito dalle autorità locali è destinato ad aggravarsi perché molti dei feriti sono gravi. La deflagrazione è stata talmente potente che ha mandato in frantumi i vetri delle finestra delle case vicine (guarda la gallery). I feriti sono stati trasportati all'ospedale con taxi e autorisciò che erano parcheggiati vicino agli ingressi del parco. L'intera area, un popolare ritrovo nei pressi di un quartiere residenziale di Lahore, non era protetto dalla polizia. "Il parco - ha confermato un testimone - è enorme ed ha molti ingressi e praticamente non ha personale di sicurezza".
L'antiterrorismo pachistano ha arrestato 15 persone. Tra questi ci sono anche tre fratelli del kamikaze. Il premier pakistano, Nawaz Sharif, ha espresso cordoglio e si è detto "sconvolto" per la perdita di "preziose vite umane". Condoglianze sono state espresse anche dal premier indiano, Narendra Modi.
Lahore di solito è relativamente tranquilla rispetto ad altre zone del Pakistan dove dal 2004 gruppi militanti sunniti tra cui i talebani pakistani sferrano regolarmente attacchi contro le forze di sicurezza e le minoranze religiose. Complessivamente le violenze sono diminuite dal 2014 in seguito all'offensiva dell'esercito contro le roccaforti dei militanti islamici nelle zone tribali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.