Con l'accordo tra Sebastian Kurz e l'estrema destra di Heinz-Christian Strache si riapre in Sud Tirolo la speranza di ottenere il doppio passaporto - italiano e austriaco - per i cittadini madrelingua tedesca.
Un tema caro proprio a Strache che - come racconta Repubblica - lo ha inserito nel programma del nuovo governo di Vienna. Già alcune settimane fa 19 consiglieri provinciali altoatesini avevano inviato una lettera a Kurz perché concedesse la doppia cittadinanza ai sudtirolesi che nei censimenti si sono dichiarati appartenenti al gruppo linguistico tedesco. Cioè, stando ai dati del 2011, il 69,64% della popolazione dell'Alto Adige.
Una decisione non è stata ancora presa, ma l'ipotesi scatena già polemiche. "Non sarebbe certo una mossa distensiva", ha detto il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, al Tg3, "Sarebbe velleitario, l'Europa ha commesso tanti errori ma per fortuna ha chiuso la stagione delle guerre e dei nazionalismi".
"La promessa di offrire unilateralmente la cittadinanza austriaca agli italiani di lingua tedesca o ladina, anche se fatta con il guanto di velluto dell'europeismo, sembra avere il crisma del pugno di ferro etnonazionalista", aggiunge il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova. "Sdoganare la cittadinanza su base etnica avrebbe effetti gravissimi, ad esempio, in tutti i Balcani portando al riemergere di rivendicazioni territoriali e minando la convivenza nei paesi, anche nell'Unione europea, caratterizzati dalla presenza di cittadini di molteplici culture e lingue.
La storia europea insegna che i nazionalisti prima si intendono e poi, inevitabilmente, si combattono; col protezionismo prima e con la forza poi. E' il tono che fa la musica, e quella che si sente da Vienna non è oggi musica europeista ma di chiusura nazionalista".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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