Un ribaltone che arriva dopo un articolo del Times che aveva dato il là alla polemica, raccontando la storia di una bambina cristiana britannica data in affido a una famiglia musulmana, e secondo quanto raccontato dal quotidiano costretta a parlare l'arabo e sottostare alle norme alimentari previste dall'Islam.
La sentenza di un giudice ha stabilito ora che dovrà vivere con alcuni membri della sua famiglia. Non senza che l'amministrazione locale di Tower Hamlets si facesse sentire, contestando quando scritto dalla stampa inglese e sostenendo che la famiglia a cui era stata affidata parlava inglese e anche che era "di razza mista", ma non aggiungendo altri dettagli per via dei litimi legali che impongono prima di tutto di non rivelare l'identità dei minori coinvolti.
Tower Hamlets ha anche detto di avere
sempre voluto una soluzione definitiva, a casa di parenti, per la bimba di cinque anni. Ci si aspetta ora che Khatun Sapnara, giudice del Tribunale di famiglia che ha pronunciato la sentenza, emetta anche un ordine esecutivo.
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