Via libera dell’Assemblea Generale dell’Onu alla bandiera palestinese. Il Palazzo di Vetro ha votato a favore del diritto per l’Anp, che dal 2012 gode dello status di osservatore permanente, di issare la sua bandiera fuori dal quartier generale delle Nazioni Unite.
I voti a favore sono stati 119 sui 193. Tra i Paesi che hanno votato contro la risoluzione sulla bandiera palestinese, gli Stati Uniti e Israele. Il via libera vale non solo per la Palestina, ma per tutti i Paesi con status di osservatore non membro, cioè anche al Vaticano. Lo Stato ecclesiastico, però, si è smarcato dall’iniziativa: "Non siamo un co-sponsor. Abbiamo certamente diverse priorità", ha detto l’arcivescovo Bernardito Auza, sostenendo che il vessillo papale per il momento non sarà esposto, "La questione è aperta, non posso dire quale sarà la posizione della Santa Sede in seguito. Per ora non abbiamo alcuna intenzione di farlo".
"È un fatto simbolico, ma rappresenta un altro passo per solidificare i pilastri dello Stato della Palestina sulla scena internazionale", ha spiegato Riyad Mansour, l’ambasciatore dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) all’Onu, "Il quadro è cupo il processo politico è morto, Gaza è soffocata. Questa risoluzione sulla bandiera è come una piccola luce volta a tenere viva la speranza per il popolo palestinese".
Sia gli Usa che Israele hanno espresso una forte opposizione: l’ambasciatore di
Israele al Palazzo di Vetro, Ron Prosor, ha bollato l’iniziativa come "un palese tentativo di dirottare le Nazioni Unite". Mentre il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Mark Toner, l’ha definita "controproducente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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