Il fondatore di Microsoft Bill Gates, uno degli uomini più ricchi del mondo, e il finanziere Jeffrey Epstein, accusato di abusi sessuali e traffico di minori e morto lo scorso 10 agosto nel carcere di New York, erano legati da una profonda amicizia. Come riporta l'Agi, dopo la morte di Epstein, Bill Gates aveva minimizzato il suo rapporto con il finanziere, come avevano fatto, nelle settimane precedenti, molti personaggi altrettanto noti. Il New York Times, però, non si è fermato alle dichiarazioni ufficiali di Gates e ha indagato sull'amicizia tra i due, finendo per raccogliere una serie di email e svelare un rapporto che era molto più profondo nonostante la grande differenza di stile di vita.
L'anno chiave è il 2011. Almeno in tre occasioni Bill Gates andò a trovare Epstein nel suo appartamento di Manhattan, e lo stesso fecero alcuni dipendenti della sua fondazione. Con Gates e la moglie Melinda, il finanziere discusse alcune iniziative caritatevoli. "Il suo stile di vita", scrisse il fondatore di Microsoft in una email indirizzata ad amici, dopo l'incontro, e pubblicata dal New York Times, "è molto diverso dal mio e per certi versi intrigante anche se non è fatto per me". "Gates si riferiva solo all'arredamento del suo appartamento", ha spiegato la portavoce di Gates, Bridgitt Arnold. "Non c'è mai stata approvazione - ha precisato - del suo stile di vita e neanche interesse". Però quando i due si incontrarono, il passato di Epstein era già noto: il finanziere aveva scontato un breve periodo in carcere per sfruttamento della prostituzione minorile, e aveva precedenti per abusi sessuali. "Il signor Gates", ha concluso la portavoce, "si pente di averlo incontrato e riconosce che fu una valutazione errata".
Tra gli incontri che il giornale ha ricostruito, riporta l'Agi, ce n'è uno in particolare, quello avvenuto il 31 gennaio 2011 nell'appartamento del finanziere nell'Upper East Side di Manhattan. All'incontro si unirono una ex Miss Svezia, che aveva avuto una storia con Epstein, e la figlia di 15 anni. L'incontrò cominciò alle 8 di sera e andò avanti per molte ore. Una rivelazione estremamente imbarazzante per il filantropo e fondatore di Microsoft Bill Gates. Perché tutti sapevano, nei circoli più "ristretti" di New York e Manhattan, chi era Jeffrey Epstein e quali erano le sue "attività". Epstein ha scontato 13 mesi di carcere circa 10 anni fa dopo aver raggiunto un accordo con i pubblici ministeri. È stato arrestato nuovamente a luglio e accusato di aver sfruttato dozzine di ragazze minorenni dal 2002 al 2005. Epstein aveva, tra le proprie amicizie e conoscenze, politici e celebrità di tutto il mondo, tra cui il regista Woody Allen, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – con il quale, però, ebbe un litigio – e soprattutto l’ex presidente Bill Clinton. I registri di volo ottenuti da Fox News hanno dimostrato che Clinton ha compiuto almeno 26 viaggi a bordo del Boeing 727 di Epstein, soprannominato “Lolita Express”, dal 2001 al 2003.
Secondo Fox News, l’ex presidente dem viaggiò ripetutamente tra il 2001 e 2003 con Jeffrey Epstein e con altri passeggeri. Il jet ha guadagnato il suo soprannome – Lolita Express – perché secondo le indiscrezioni era dotato di un letto dove gli ospiti del finanziere facevano sesso di gruppo, anche con ragazze molto giovani. Tra coloro che viaggiavano regolarmente con Bill Clinton c’erano i soci di Epstein: Ghislaine Maxwell e l’assistente di Epstein, Sarah Kellen, entrambi indagati dall’Fbi e dalla polizia di Palm Beach per aver reclutato ragazze per il milionario e i suoi amici.
Benché i medici legali abbiano appurato che Epstein si sia impiccato, la sua morte rimane avvolta nel mistero. L'Fbi sta indagando sul malfunzionamento delle due telecamere posizionate fuori dalla cella del carcere di New York dove il 10 agosto scorso si sarebbe suicidato il finanziere. Secondo quanto riportano alcuni media Usa, le videocamere sarebbero state trasportate a Quantico dal Metropolitan Correction Center di Manhattan, dove Epstein era detenuto in attesa di processo. Nelle scorse settimane è emerso che almeno una delle videocamere davanti alla cella non era funzionante.
Dubbi anche sull'apparente suicidio del milionario accusato di traffico di minori: gli avvocati di Epstein, Reid Weingarten e Martin Weinberg, hanno dichiarato al giudice del distretto di Manhattan, Richard Berman, di avere perplessità sulla conclusione del capo medico legale di New York che ha acclarato il suicidio del loro assistito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.