Non solo i siriani. Adesso nei pensieri di Laura Boldrini ci sono anche i turchi che, dopo il fallimento del golpe, devono fare i conti con la repressione di Recep Tayyip Erdogan. "In Europa dovremmo essere pronti all'arrivo di rifugiati turchi", il presidente della Camera sottolineando ai microfoni di RaiNews24 che "si è rifugiati, secondo la Convenzione di Ginevra, quando si fugge da un contesto in cui non si rispettano le libertà individuali". "Ed è quello che purtroppo sembra accadere in Turchia", ha chiosato la terza carica dello Stato.
La posizione della Boldrini sulla Turchia è netta e, tutto sommato, condivisibile. "L'Ue non deve fare un compromesso al ribasso - tuona il presidente della Camera - non deve fare accordi con chi non rispetta lo Stato di diritto". Erdogan non lo ha mai fatto. Anno dopo anno ha islamizzato un intero Paese, arrivndo addirittura a scendere a patti con i tagliagole dello Stato islamico. Per troppo tempo i leader europei sono stati volutamente ciechi. E col Sultano di Ankara hanno fatto affari d'oro, riempiendolo di denaro pur di fermare quegli immigrati che lui stesso faceva partire dalle coste turche per inondare il Vecchio Continente. Ora la situazione è andata troppo oltre. "Con il pretesto del golpe militare - ammette finalmente la Boldrini - Erdogan sembra che stia portando avanti un disegno politico stabilito prima.Tutti dobbiamo fare in modo che non vada avanti su questa strada".
Per la Boldrini "aver trattato con la Turchia sui migranti è stato un errore". "Ankara non aveva i diritti giuridici per farlo - argomenta il presidente della Camera - in quel caso l'Europa ha derogato alla propria autorevolezza".
Così, dopo aver intimato a Bruxelles di recidere al più presto quell'accordo, la Boldrini chiede all'Unione europea di prepararsi ad accogliere i rifugiati turchi che scappano dalle grinfie di Erdogan. Così, dopo i profughi siriani, adesso gli europei dovrebbero farsi carico pure dei turchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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