Bombe negli Usa, catturato il 28enne afgano ricercato

Ahmad Rahami era in fuga dopo l'attentato di sabato. Preso dalla polizia nel New Jersey dopo uno scontro

Bombe negli Usa, catturato il 28enne afgano ricercato

È stato preso dopo una sparatoria Ahmad Khan Rahami, il 28enne afghano naturalizzato accusato per l'attentato di sabato notte. La polizia l'ha catturato a Linden, nel New Jersey, dopo uno scontro a fuoco.

Secondo le emittenti statunitensi, Rahami è rimasto ferito al braccio nello scontro. Cnn dice che anche due agenti sarebbero rimasti colpiti. Le immagini diffuse dalle tv lo mostrano adagiato su una barella, mentre viene portato via.

Ad aggiungere qualche dettaglio il sindaco di Elisabeth, Chris Bollwage, secondo lui Rahami ha aperto il fuoco quando la polizia - che lo ha trovato addormentato all'ingresso di un caseggiato - si è avvicinata alla sua auto.

"Uno dei nostri agenti -ha detto il sindaco di Linde, Derek Armstead- si è avvicinato a lui e lo ha svegliato. Appena compreso che si trattava del sospettato ricercato, quest'ultimo ha sparato contro di lui. Grazie a Dio l'agente aveva il giubbotto antiproiettile.

Il giovane è accusato di avere piazzato le bombe a Chelsea, nel distretto newyorchese di Manhattan. L'Fbi aveva già lanciato un raid in un edificio di Elizabeth (New Jersey), vicino al luogo dove la notte scorsa sono stati trovati diversi ordigni esplosivi, vicino alla stazione della cittadina del New Jersey.

In fuga "armato e pericoloso", secondo quanto aveva annunciato il sindaco di New York, Bill de Blasio, compare nei filmati delle telecamere di sicurezza sulla 23esima e sulla 27esima, luoghi dell'esplosione e dove è stata trovata un'altra pentola a pressione trasformata in ordigno, ma inesplosa.

Secondo una fonte citata dai media americani sarebbe stata un'impronta digitale trovata su uno degli ordigni inesplosi a permettere l'identificazione. Il primo cittadino della Grande mela ha aggiunto che non si cercano altre persone.

Rahami

L'ultimo indirizzo noto di Rahami era l'edificio di Elizabeth dove le forze di sicurezza hanno fatto irruzione quest'oggi. Secondo quanto riporta il New York Post, agenti del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives hanno partecipato all'operazione ma non è ancora stato reso noto se siano stati individuati dei sospetti. Il Washington Post scrive invece che la famiglia Rahami vive e lavora in quell'edificio. E' stato il portavoce della polizia di New York, Peter Donald, ad annunciare su Twitter la svolta nelle indagini che arriva dopo che le autorità hanno fermato diverse persone in relazione all'attentato.

Ora gli inquirenti stanno cercando di determinare, scrive ancora il Post, se Rahami possa essere stato influenzato, o meno, da gruppi estremisti internazionali o del suo Paese di origine.

Ci sono delle "somiglianze" tra le bombe di New York e quelle in New Jersey, e per questo motivo "ci sarebbe un legame" tra i due fatti, secondo il governatore di New York

Andrew Cuomo. Il New York Times inoltre scrive che ci sono collegamenti tra il 28enne ricercato e le cinque persone fermate a bordo di un suv sul ponte di Verrazzano, che congiunge il New Jersey con Manhattan.

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