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Burundi, uccise tre missionarie italiane

Le missionarie saveriane uccise nel loro convento. Una di loro sarebbe stata decapita, due sgozzate. Si pensa a una rapina da parte di uno squilibrato

Burundi, uccise  tre missionarie italiane

Tre missionarie saveriane italiane sono state uccise in Burundi, nel cuore di quell’Africa a cui hanno la propria vita per aiutare gli ultimi nel nome del Vangelo. Si tratta di suor Luci Pulici e suor Olga Raschietti, uccise nel loro convento, nella località di Kamenge, in quello che appare essere stato un tentativo di rapina, forse di un balordo, finito nel sangue. In base alle prime informazioni raccolte dalle fonti ecclesiastiche, "sembra che il duplice omicidio sia il tragico esito di una rapina da parte di una persona squilibrata". La terza suora italiana, Bernardetta Boggian, è stata uccisa sempre nel convento ma successivamente, dopo l’omicidio delle prime due. "Sono state sgozzate", ha detto un funzionario della polizia locale.

Suor Bernardetta Boggian, una delle tre suore italiane uccise barbaramente in Burundi, è stata decapitata. Lo ha detto all’agenzia France Presse il vice direttore generale della polizia burundese Godefroid Bizimana raccontando altri dettagli raccapriccianti sulla fine delle tre religiose. "Tutte e tre sono state violentate", ha detto. Il ministro Mogherini ha espresso "grande dolore" per l'accaduto. "A nome mio e del governo vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all’ordine delle Missionarie di Maria Saveriane. Ancora una volta assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano", ha dichiarato la Mogherini.

538em;">In serata il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio al segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, in cui dice di avere "appreso con profonda costernazione e orrore della barbara uccisione", condannando "un atto vile ed esecrabile, perpetrato ai danni di chi si trovava in Burundi per farsi interprete, a costo di grandi sacrifici, di altissimi valori di solidarietà e fratellanza con i più bisognosi".

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