"Cellule clandestine dell'Isis in Germania, Inghilterra e Italia"

Il direttore della National Intelligence americana, James R. Clapper, lancia l'allarme. Ma gli 007 italiani: "Non ci sono evidenze"

"Cellule clandestine dell'Isis in Germania, Inghilterra e Italia"

Lo Stato Islamico ha cellule terroristiche clandestine in Gran Bretagna, Germania e Italia, analoghe ai gruppi che hanno condotto gli attentati di Parigi e Bruxelles. A lanciare l'allarme, si legge sul New York Times, è stato il direttore della National Intelligence americana, James R. Clapper. Alla domanda se l'Isis sia impegnato in attività clandestine in quei paesi, Clapper ha risposto affermativamente, sottolineando come questo sia oggetto di preoccupazione "per noi e per i nostri alleati europei".

"Continuiamo a riscontrare prove di complotti da parte dell'Is nei paesi che avete nominato". Clapper - intervenuto nel corso di una colazione di lavoro con un gruppo di giornalisti organizzato da The Christian Science Monitor - è uno dei funzionari occidentali di più alto grado a riconoscere pubblicamente l'estesa portata della presenza dell'Is in Europa, oggetto di crescenti timori per i servizi di intelligence e per gli strateghi americani ed europei. Gli esperti occidentali sottolineano naturalmente di non essere in grado di prevedere il posto in cui potrebbe aver luogo un prossimo attacco. Indicazioni analoghe a quelle rese pubbliche da Clapper arrivano anche dai funzionari dell'antiterrorismo in Europa, che affermano di avere informazioni provenienti da molteplici fonti secondo cui Gran Bretagna Germania ed Italia e forse altri paesi sarebbero nel mirino delle reti europee dell'Is. L'informazione arriva intanto dallo stesso Stato Islamico, che spesso segnala le proprie intenzioni con minacce, quindi da sospetti o da intercettazioni telefoniche e di email. Secondo Claude Moniquet, ex funzionario dell'intelligence francese che segue da vicino le vicende di terrorismo, britannici e tedeschi sono particolarmente preoccupati dal rischio di un attacco. Lo stesso può dirsi anche per francesi e belgi.

"Non c'è nessun nuovo allarme né indicatori concreti di attacchi terroristici dell'Isis in Italia". Così fonti dei servizi commentano all'ANSA le parole del direttore della National Intelligence americana, James Clapper.

Arrivano con frequenza, rilevano gli 007, segnalazioni da servizi collegati su possibili minacce; esse vengono valutate attentamente dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) e finora non ci sono evidenze di attacchi pianificati. Resta comunque l'elevata esposizione al rischio dell'Italia, anche perchè sede del Vaticano.

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