Il 2050 potrebbe essere l'anno in cui, a causa dei cambiamenti climatici, gli ecosistemi terrestri crolleranno. È quanto emerge dalla ricerca condotta da Ian Dunlop, ex dirigente dell'industria dei combustibili fossili, e David Spratt, ex capo della Difesa Australiana.
L'analisi, pubblicata dal Breakthrough National Centre for Climate Restoration di Melbourne, descrive il cambiamento climatico come "una minaccia su breve-medio termine all'esistenza della civiltà umana" e delinea lo scenario catastrofico a cui è probabile arriveremo nei prossimi 30 anni.
Dall’Artico all’Amazzonia passando per la Barriera corallina: tutti gli ecosistemi crolleranno con conseguenze catastrofiche, riporta il Messaggero.
Città come Hong Kong, Mumbai, Giacarta e Bangkok saranno abbandonate per l'aumento del livello del mare mentre interi Paesi come il Bangladesh saranno inondati.
Il 35% della superficie terrestre potrebbe essere
investita da forti ondate di calore per almeno venti giorni all’anno e alcune zone del Mediterraneo, del Medio Oriente, del sud-ovest degli Usa e dell’entroterra australiano potrebbero diventare inabitabili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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