Giornata cruciale a Strasburgo, dove Ursula von der Leyen ha illustrato al Parlamento europeo il programma della sua nuova Commissione 2019-2024, che ha ottenuto la fiducia per entrare in carica a partire dal prossimo dicembre.
Von der Leyen ha iniziato il suo intervento citando la "Rivoluzione di Velluto" dell'Europa dell'Est di 30 anni fa, "una lezione di libertà, coraggio e unità" che rappresenta "il nucleo di ciò che la Ue ha sempre significato: non si tratta di regole e di valute, ma di persone, unite per i loro valori e un futuro migliore". L'obiettivo della nuova Commissione è quello di trasformare l'Europa, ed è con questi toni solenni che la tedesca si è rivolta agli europarlamentari, riuniti in seduta plenaria. Dopo aver rotto il ghiaccio, il lessico diventa più colloquiale per ingraziarsi la platea: "Quattro mesi fa mi avete dato fiducia, ho incontrato nel frattempo i gruppi politici e i capi di stato e abbiamo costituito un'èquipe europea eccezionale. Oggi chiedo il vostro sostegno per un nuovo inizio per l'Europa. Insieme saremo una sola squadra che si adopererà nell'interesse comune europeo, una sola squadra per far fronte alle sfide della nostra generazione. Noi siamo pronti, l'Europa è pronta. Il mio messaggio è semplice: mettiamoci a lavorare".
A questo punto la nuova guida della Commissione ha illustrato i pilastri del programma che intenderà perseguire da qui ai prossimi anni. Innanzitutto, essendo una donna, von der Leyen ha promesso di conseguire la parità di genere a tutti i livelli di gestione all'interno della stessa Commissione: "Come prima donna presidente della Commissione, ogni membro del mio collegio avrà per la prima volta un gabinetto equilibrato per la parità di genere. Entro la fine del nostro mandato, avremo per la prima volta la parità di genere a tutti i livelli di gestione".
Clima: la priorità della nuova Commissione
Tuttavia, strizzando l'occhio ai gretini e citando le recenti calamità naturali che hanno colpito Venezia e il Portogallo, von der Leyen è stata chiara: priorità alla protezione del clima. Il motivo è presto spiegato: “È una questione esistenziale per l'Europa e per tutto il mondo. Non potrebbe essere altrimenti: l'85% delle persone vive in condizione di estrema povertà nei 20 paesi più vulnerabili e al cambiamento climatico. Vediamo Venezia sotto acqua, le foreste in Portogallo colpite da incendi, siccità, coe che accadevano anche in passato ma non con tale frequenza e intensità in passato. Ora non spossiamo perdere neanche un secondo, dobbiamo lottare contro il cambiamento climatico”.
Relazioni internazionali: Europa ruolo guida. Porte aperte ai Paesi balcanici
Per quanto riguarda le relazioni politiche dell'Ue, il presidente della Commissione ha parlato del nuovo ruolo che dovrà ricoprire l’Europa (“un ruolo guida” nel mondo), dei rapporti con gli Stati Uniti (ci sono dei problemi ma “i nostri legami hanno superato tante prove”) e della questione balcanica (le porte sono “aperte”): “Dobbiamo mostrare ai nostri partner delle Nazioni Unite che possono fare affidamento su di noi, ai paesi dei Balcani occidentali che condividiamo lo stesso continente, la stessa storia, la stessa cultura e che condivideremo lo stesso destino: le nostre porte rimangono aperte”, ha aggiunto von der Leyen in merito all'ultima questione citata.
Economia: sì a unione monetaria ed economica
Dal punto di vista economico, la von der Leyen è stata chiara: “Dobbiamo utilizzare la flessibilità permessa dal Patto di Stabilità, affinché ci sia tempo e spazio perché le nostre economie possano crescere". Un altro obiettivo sarà quello di completare l’unione monetaria ed economica del continente, così da “rafforzare il nostro sistema finanziario aumentando la resilienza macroeconomica”. La tedesca ha poi speso qualche battuta su Paolo Gentiloni, prossimo commissario Ue per gli Affari Economici: “Ho fiducia in lui. Dovrà gestire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile da parte dei Paesi membri”.
Migranti: riformare i sistemi di asilo
Capitolo migranti. Su questo tema l’Europa è spaccata in due ma “è necessario andare avanti per trovare una risposta umana ed efficace”. L’idea è quella di “rompere il modello crudele dei trafficanti, riformare i sistemi di asilo senza dimenticare i valori di responsabilità e solidarietà, consolidare le frontiere esterne per tornare a un sistema Schengen perfettamente funzionante, investire in partenariati con i paesi di origine”.
La fumata bianca
Il Parlamento Europeo ha dato il suo sì alla squadra della Commissione euoprea di Ursula von der Leyen con 461 voti a favore, 157 contrari e 89 astensioni. Ricordiamo che cinque anni fa la Commissione di Jean Claude Juncker ottenne 423 consensi. Ancora imbattuta la maggioranza che ottenne Romano Prodi con 510 voti a favore.
Il predecessore di von der Leyen, Jean-Claude Juncker, si è congratulato per ilt raguardo raggiunto dalla tedesca: "Congratulazioni a Ursula von der Leyen! Con il voto di oggi, l'Europarlamento ha ribadito la sua incrollabile fiducia in lei e nel suo staff della Commissione. Per lei oggi comincia un nuovo viaggio. So che sotto la sua leadership vedremo un'Ue più forte, più verde e più digitale. Le auguro il meglio".
Anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, si è unito al coro: "Grazie al lavoro del Parlamento europeo la nuova Commissione è pronta per iniziare il suo lavoro. I migliori auguri alla presidente ed alla sua squadra. Lavoriamo insieme per cambiare l'Europa in meglio e agire sui temi più importanti per gli europei".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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