Corea del Nord, nuova provocazione: lancia 4 missili verso il Giappone

La Corea del Nord ha lanciato quattro missili balistici nelle acque al largo delle coste orientali del Giappone. Condanna unanime: da Tokyo, dagli Usa e dalla Cina

Corea del Nord, nuova provocazione: lancia 4 missili verso il Giappone

Nuova sfida di Pyongyang al mondo. La Corea del Nord ha lanciato quattro missili balistici che, prima di inabissarsi nel mar del Giappone, hanno percorso circa mille chilometri. Il lancio è avvenuto alle ore 7,06 (ore 23,36 di domenica in Italia) da Dongchang-ri, nella costa nord-ovest del Paese. Il premier sudcoreano Hwang Kyo-Ahn (dall'8 dicembre anche presidente facente funzioni) ha definito quanto accaduto "una sfida e una grave provocazione alla comunità internazionale". Al contempo, nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, ha sollecitato il completamento dell'impianto di difesa antimissile Thaad.

Tokyo ha confermato che tre dei quattro missili sono atterrati nella zona economica esclusiva giapponese. "La minaccia della Corea del Nord - commenta il primo ministro giapponese Shinzo Abe - ha raggiunto una nuova dimensione". L'iniziativa viene considerata da Tokyo intollerabile nonché "una grave provocazione" per la sicurezza nazionale.

Ma a cosa si deve questo nuovo interventismo? Molto probabilmente è una risposta di Pyongyang alle recenti manovre congiunte di Seul e Washington, che la scorsa settimana hanno iniziato le annuali esercitazioni militari. Venerdì scorso, del resto, la Corea del Nord aveva minacciato di realizzare nuovi test missilistici in risposta a quelle esercitazioni.

Ferma la condanna di Washington, che si è detta pronta a "ricorrere a tutto quanto a sua disposizione contro questa minaccia crescente. I lanci - ha sottolineato il portavoce del dipartimento di Stato, Mark Toner - violano le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite".

Anche la Cina condanna il test missilistico: "Tutte le parti coinvolte dovrebbero esercitare moderazione e non fare nulla che possa provocare irritazione o peggiorare le tensioni regionali", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Geng Shuang.

La Cina aveva già criticato le massicce manovre militari che vedono in Corea del Sud la presenza di 3600 soldati statunitensi, oltre ai 28 mila di stanza sul territorio, e l’utilizzo della portaerei statunitense, Uss Carl Vinson.

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